Anche queste persone saranno escluse dall’RdC a settembre

Altri beneficiari del Reddito di Cittadinanza perderanno l’incentivo proprio a partire dal primo mese autunnale: il motivo

reddito cittadinanza
fine reddito di cittadinanza a settembre (Foto Adobe-pensioni.it)

Continuano senza sosta da parte dell’INPS le comunicazioni che riguardano i beneficiari del Reddito di Cittadinanza che, a breve, non lo riceveranno più. L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale sta infatti inviando messaggi tramite SMS o email a tutti coloro che sono stati definiti occupabili e che, di fatto, stanno per perdere l’incentivo.

Questo è accaduto dopo che il governo Meloni ha presentato apposita Legge di Bilancio 2023 in cui ha diviso la platea dei beneficiari del RdC in due parti: da una parte i non occupabili e dall’altra parte gli occupabili. Per i non occupabili, ovvero per coloro che hanno nel nucleo familiare over60, minori o disabili non cambia nulla: riceveranno il RdC fino al 31 dicembre e poi, dal 1° gennaio 2024 l’Assegno di Inclusione.

Reddito di Cittadinanza, ecco chi ne escluso a partire da settembre

reddito cittadinanza
fine reddito di cittadinanza a settembre (Foto Canva-pensioni.it)

Le cose, invece, vanno diversamente per gli occupabili, ovvero per tutti coloro che hanno tra i 18 ed i 59 anni e non hanno alcun problema a lavorare. Queste persone ricevono, da gennaio 2023, il RdC ma solo fino a 7 mensilità, dopodiché perderanno completamente la misura. Ne consegue che chi ha preso la prima ricarica a gennaio ha perso il RdC a luglio e così via fino a scalare.

Gli occupabili che hanno preso la prima ricarica a marzo sono quelli che stanno ricevendo in questi giorni la comunicazione da parte dell’INPS che riguarda la fine della misura. Ovviamente questa scelta presa dal governo Meloni ha scatenato molte critiche e sono stati tanti i beneficiari del RdC occupabili che sono scesi in piazza a protestare.

Nel dettaglio gli occupabili che avranno l’ultima ricarica a settembre la riceveranno tra il 27 ed il 30 settembre dopodiché, se sono stati presi in carico dai servizi sociali comunali, potranno fare richiesta per avere il Supporto per la Formazione ed il Reddito dal valore di 350 euro mensili.

Non solo gli occupabili che hanno avuto la prima rata a marzo del RdC perderanno l’incentivo. Perderanno la misura anche i non occupabili che hanno terminato la 18esima rata del RdC nel mese di agosto o chi ha subito una revoca per varie ragioni. Tra queste spicca chi non ha firmato la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro; chi non ha sottoscritto il Patto per il lavoro o quello per l’inclusione sociale; chi non ha preso parte alle iniziative di formazione e reinserimento lavorativo.

Ancora perdono il RdC a settembre coloro che non hanno partecipato ai progetti utili per la collettività; chi non ha comunicato la variazione occupazionale; chi ha fornito informazioni false rispetto ai requisiti necessari a ottenere il Reddito. Infine, perde l’incentivo a settembre anche chi non ha aggiornato l’ISEE con le variazioni del nucleo familiare; chi è stato scoperto a svolgere una attività lavorativa non dichiarata e chi non ha accettato la prima offerta di lavoro congrua.

I beneficiari del RdC possono controllare di persona se ci sono delle sospensioni in atto accedendo al sito dell’INPS, cliccando sulla pagina dedicata al Reddito di Cittadinanza, attraverso le proprie credenziali SPID, CIE o CNS. Selezionando “Domanda” e poi “Esito” si potrà verificare in prima persona lo stato del Reddito di Cittadinanza.

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