La sterilizzazione dei redditi è stata introdotta per ridurre le agevolazioni fiscali dei redditi superiori a 50mila previste dalla riforma delle aliquote.
![Riforma fiscale Irpef sterilizzazione redditi](https://www.pensioniora.it/wp-content/uploads/2023/10/Riforma-fiscale-Irpef.jpg)
La nuova Legge di Bilancio voluta dal governo Meloni ha modificato le fasce di reddito relativamente all’Irpef. Se prima della riforma le fasce contributive erano 4, ora sono state ridotte a 3: la seconda e la terza sono state unificate in un’unica maxi fascia contributiva, dedicata a coloro che percepiscono redditi compresi tra 28mila e 50mila euro, che dovranno versare un contributo Irpef del 35%. Tale riforma comporta svariate novità, ad esempio quella di una franchigia di 260 euro sulle spese detraibili. Ma cosa si intende?
Sterilizzazione dei redditi: chi non beneficerà delle detrazioni fiscali?
![riforma fiscale Irpef riduzione detrazioni](https://www.pensioniora.it/wp-content/uploads/2023/10/400-euro-banconote.jpeg)
Tale limite è relativo ai redditi superiori alla soglia dei 50mila euro e comporta una riduzione dei vantaggi previsti dal taglio delle aliquote. In altre parole le spese detraibili verranno ridotte al fine di evitare che i vantaggi conseguenti all’accorpamento delle prime due fasce Irpef siano sfruttati anche da coloro che sono ritenuti “non in necessità”.
A tal proposito bisogna però specificare che questa sterilizzazione dei redditi non comprenderà le spese sanitarie e che potrà essere applicata alle seguenti categorie:
- spese detraibili al 19%;
- contributi a sostegno di partiti politici;
- erogazioni a sostegno di ONLUS, laiche o religiose;
- contributi a sostegno di enti del settore terziario;
- premi assicurativi per calamità naturali.
Si punta alla flat tax, ma con delle eccezioni
Inoltre il governo ha deciso di lasciare inalterate le detrazioni relative alla prima casa anche per i redditi che superano la soglia indicata. Questa manovra fiscale potrebbe dunque riguardare un bacino di circa 2 milioni di contribuenti, di cui fanno parte i detentori di redditi superiori a 50mila euro che richiedano le detrazioni fiscali.
La manovra si inserisce all’interno di un processo che mira al raggiungimento della flat tax, paventata in campagna elettorale e fortemente sostenuta ad esempio da Matteo Salvini. Il procedimento va inoltre a innalzare la soglia della no tax area, portandola fino a 8.500 euro per i lavoratori dipendenti, ugualmente a quanto accade per le pensioni. In altre parola i detentori di redditi fino a 8.500 euro lordi annui saranno esentati dal versare l’Irpef, nonché dalle addizionali regionali e comunali.