Reddito di cittadinanza, la sorpresa di settembre

I pagamenti del reddito di cittadinanza seguono solitamente due date nel mese. Possibile anticipo per settembre

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Il reddito di cittadinanza, lo strumento di sostegno alla lotta alla povertà. Si tratta di un assegno di 500 euro a persona con l’aggiunta di altri 280 euro per l’eventuale affitto dell’abitazione principale. I soldi sono caricati su una carta di pagamento apposta che può essere utilizzata soltanto per determinati acquisti o pagamento di servizi e utenze.

I pagamenti del reddito di cittadinanza seguono solitamente due date nel mese. Viene fatta una distinzione, infatti, tra percettori che chiedono il reddito per la prima volta o che hanno rinnovato la prima richiesta dopo i 18 mesi e coloro che stanno già ricevendo la ricarica della carta regolarmente.

Settembre in anticipo per i percettori del reddito

Reddito di cittadinanza (Foto Pixabay)

Solitamente i primi ricevono la ricarica a partire dalla metà del mese mentre i secondi a partire dal giorno 27 del mese. Nel caso in cui questo dovesse cadere di sabato o domenica potrebbe essere anticipato al venerdì. Per quanto riguarda il mese di settembre potrebbe esserci una sorpresa.

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Infatti coloro che attendono per la prima volta il pagamento del reddito potrebbe arrivare la ricarica in anticipo. La data di pagamento, infatti, dovrebbe essere il 12 settembre, ossia lunedì. Si tratterebbe di un anticipo di diversi giorni visto che, di solito, questi percettori ricevono la ricarica a partire dal giorno 15.

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In questa stessa data, il 12 settembre, potrebbero arrivare i bonus da 200 euro ai percettori del reddito che ancora non hanno ricevuto l’aiuto di Stato una tantum. Inoltre, è possibile anche l’erogazione degli arretrati dell’assegno unico universale. Alcuni pagamenti dell’assegno unico arretrati sono arrivati già a luglio e agosto per i percettori del reddito.

I beneficiari del reddito di cittadinanza, infatti, hanno avuto dei ritardi nei pagamenti dell’assegno unico universale visto che per loro si tratta di un‘integrazione rispetto a quanto percepiscono come assegno unico gli utenti ordinari con pagamenti che sono stati effettuati su canali diversi e soggetti a controlli diversi.

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