Pensione, come sapere quanto di sarà, è possibile conoscerlo in anticipo a quanto ammonterà l’indennità dopo la carriera lavorativa
Quando andrò in pensione e quanto percepirò? Chissà quante volte un lavoratore si è posto questa domanda. Vorrebbero chiederselo anche milioni di giovani italiani che vedono difficile anche ottenere un impiego e hanno perso ogni speranza di avere l’indennità un giorno.
In base alle proprio dinamiche lavorative il calcola pensione permette di stimare l’ammontare della mensile che sarà corrisposto. La riforma Fornero ha modificato anche il metodo per calcolare l’importo pensionistico e non solo i requisiti per l’accesso. Dal maggio 2015 l’Inps mette a disposizione “La mia pensione“, il simulatore utile a verificare l’importo dei contributi versati. In base a ciò è possibile fare una stima del presunto assegno pensionistico spettante.
Pensione, di quanto sarà: i coefficienti di quest’anno
Oltre al montante contributivo dell’intera propria vita lavorativa, presentando domanda all’Inps si può ottenere l’Estratto Conto Certificativo (Ecocert). In base alla presunta età della pensione – dipende dalla formula prescelta, ossia 67 anni per quella di vecchiaia o anche prima se si opta per l’anticipata e le diverse formule come APE Sociale, Opzione Donna, Quota 102, Pensione Precoci Usuranti) – è necessario sapere quali sono i coefficienti di trasformazione per le pensioni che vengono applicate al proprio caso.
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I coefficienti di trasformazione si applicano per il calcolo delle pensioni con il sistema interamente contributivo (dunque l’anzianità maturata interamente dopo il 1 gennaio 2012); per il calcolo delle quote di pensione che invece vengono determinate con sistema misto o retributivo (i lavoratori in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995 o contributi pari a 18 anni a partire dal 1 gennaio 1996). Infine per chi si ritira con Opzione Donna.
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I coefficienti vengono applicate anche ai professionisti iscritti alle casse private (per la pensione contributiva o per la quota parte calcolata con questo sistema), quindi avvocati, giornalisti, fiscalisti, agenti di commerci e altre categorie.
Quelli aggiornati al 2022 sono i seguenti:
4,186% per chi va in pensione a 57 anni;
4,289% a 58 anni;
4,399% a 59 anni;
4,515% a 60 anni;
4,639% a 61 anni;
4,770% a 62 anni;
4,910% a 63 anni;
5,083% a 64 anni;
5,220% a 65 anni;
5,391% a 66 anni;
5,575% a 67 anni.
5,722% a 68 anni;
5,985% a 69 anni;
6,15% a 70 anni;
6,466% a 71 anni.
