Conto corrente, questo errore vi rende cattivi pagatori | NON FATELO

Coloro che possiedono un conto corrente possono diventare dei cattivi pagatori se fanno un determinato errore: ecco quale

conto corrente
cattivo pagatore conto corrente (Foto Adobe)

Avere un conto corrente al giorno d’oggi è la normalità: da quando nel 2017 per legge bisogna far accreditare lo stipendio sulla carta di credito o bancomat, i conti correnti sono ulteriormente aumentati. Ad ogni conto corrente la banca associa una carta, che può essere di credito o bancomat, necessaria per svolgere le operazioni di prelievo, addebito etc.

Oltre alle persone fisiche anche aziende e liberi professionisti devono avere il proprio conto corrente per poter lavorare. Fino a qualche anno fa per le aziende era normale andare in rosso sul proprio conto corrente: in quel caso bastava rientrare nelle spese e rimettersi alla pari per non subire alcun tipo di sanzione e diventare un cattivo pagatore.

Cattivi pagatori, con questo errore sul conto corrente si rischia grosso

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cattivo pagatore conto corrente (Foto Adobe)

Le persone che fanno domanda per un finanziamento, lo ottengono e non rispettano le condizioni diventano cattivi pagatori. Si è cattivi pagatori anche se il conto corrente è in rosso e la somma presente è inferiore alle 100 euro. Ad esempio basta essere indietro di due rate di un mutuo o un prestito affinché avvenga la comunicazione al SIC  – Sistemi di Informazione Creditizia.

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La legge fa si che non si diventi subito dei cattivi pagatori: per evitare ciò bisogna seguire alcune piccole regole tra cui quella di evitare che il nostro conto corrente vada in rosso. Per le persone fisiche il conto deve avere una cifra che non sia al di sotto delle 100 euro mentre per le imprese il limite fissato è di 500 euro.

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Inoltre lo sconfinamento verso il basso deve essere pari al 1% dell’esposizione totale che quel soggetto ha con le banche e l’esposizione deve durare per più di 90 giorni consecutivi. Solo dopo i 90 giorni la banca potrà segnalarci come cattivi pagatori e, da quel momento in poi, avremo lo stop agli addebiti automatici sul conto corrente e l’imprenditore potrebbe non avere più il pagamento automatico delle utenze e degli stipendi.

Prima di essere inseriti in una lista di cattivi pagatori riceveremo una lettera di avvertimento. Saremo etichettati come cattivi pagatori per 12 mesi in caso di due rate non pagate e poi restituite; per 24 mesi se le rate da pagare sono più di due mentre per morosità gravi saremo cattivi pagatori per 36 mesi. Finché siamo cattivi pagatori sarà difficile che ci eroghino un prestito o un finanziamento.

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