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Bancomat e conto corrente

Cosa devono sapere i pensionati che vogliono vivere all’estero

I pensionati che decidono di andare a vivere all’estero sono sempre di più secondo i dati INPS: tutto quello che c’è da sapere

pensionati vita all’estero (Foto Adobe)

Sono tantissimi i pensionati italiani che decidono di spostarsi all’estero per vivere anni sereni dopo la loro uscita dal mondo del lavoro. I luoghi prescelti da queste persone sono quelli caldi, magari con il mare e dove il potere d’acquisto dell’assegno pensionistico abbia un valore maggiore di quanto lo sia in Italia.

Secondo l’INPS sono 400mila gli italiani pensionati che vivono all’estero e che hanno messo da parte parenti ed affetti e percorrendo svariati chilometri. Premio per questo sacrificio è godersi la terza età in un luogo calmo e tranquillo dove poter condurre una vita da benestanti rispetto all’Italia.

Pensioni e vita all’estero: quello che c’è da sapere

pensionati vita all’estero (Foto Adobe)

Come riferisce l’INPS sono circa 150mila i pensionati italiani che sono partiti alla volta del Canada e del Nord America per vivere con la loro pensioni. Si tratta, in questo caso, di persone con un assegno pensionistico molto basso. Coloro che hanno invece una pensione più alta hanno deciso di dirigersi verso paesi vicini all’Italia e quindi mete europee.

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Le mete preferite da questi italiani sono il Portogallo, Cipro, Malta, la Spagna e i paesi dell’Europa dell’Est come Romania, Bulgaria o Croazia. La scelta di queste nazioni cade principalmente per motivi di tipo economico: quelli sopra citati sono tutti paesi dove la vita ha un costo medio molto inferiore rispetto a quello delle grandi città italiane.

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Inoltre si tratta di Paesi che hanno impostato una politica fiscale molto generosa nei confronti dei residenti. Basta pensare che il Portogallo, dove il costo della vita è del 26% inferiore a quello italiano, ha decretato che i residenti non abituali per i primi 10 anni non pagano nessuna imposta sul reddito. A Cipro, invece, l’aliquota d’imposta è solo del 5%.

Quando però si va a vivere all’estero da pensionati non bisogna sottovalutare le pratiche burocratiche legate al trasferimento  tra cui il cambio di residenza. Occorre poi prestare attenzione alle questioni sanitarie dal momento che non tutti i farmaci sono disponibili in tutti i Paesi e, se lo sono, potrebbero avere un nome diverso. Buona norma, infine, potrebbe essere quella di stipulare un’assicurazione sanitaria.

Pubblicato da
Luisa