Successione: un giorno pagherai queste tasse, preparati

Con l’accettazione di un’eredità, viene automaticamente attivato l’iter di successione che coinvolge l’Agenzia delle Entrate. Cosa va versato

cosa bisogna pagare con successione
Successione (Foto Adobe)

Un lutto di un familiare rappresenta l’evento più triste che può accadere ad una persona. Al contempo apre una fase di passaggio e di trasformazione all’interno del contesto in cui esso si manifesta, dirompente. Purtroppo, esso non si riflette soltanto da un punto di vista affettivo verso le persone più care, ma anche dal ben più veniale profilo economico, con tutte le conseguenze del caso.

Una famiglia che ha appena subito la morte di un suo componente, può non avere sufficienti sostegni economici, anzi, i superstiti potrebbero trovarsi a carico del defunto; se il de cuius ha percepito in vita il trattamento pensionistico INPS, i suoi più stretti familiari, a partire dalla moglie per estendersi ai figli (fino ad allora a suo carico), hanno diritto al riconoscimento di una quota variabile della suddetta pensione, ovvero alla pensione di reversibilità. Diversi, invece, gli “accadimenti” fiscali in seno alla chiamata di un’eredità.

Successione: l’Agenzia delle Entrate richiede questo versamento

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Successione (Foto Adobe)

L’apertura del testamento di fronte ad un notaio rivela l’entità delle proprietà del defunto. Nel contesto circoscritto al nucleo familiare, in fondo, l’ordinamento giuridico è in grado di regolamentare autonomamente la divisione per priorità di diritto dei beni tra i diversi componenti; ma la redazione di un testamento fornisce la realizzazione della volontà del defunto in rapporto anche ad altri parenti coinvolti o terzi.

Verso questi ultimi (compresi curatori, amministratori e rappresentanti), una volta che hanno manifestato l’accettazione dell’eredità, si apre la prassi di successione. Consiste in una dichiarazione presentata dai chiamati all’eredità nei confronti dell’Agenzia delle Entrate. Occorre sottolineare che tale obbligo decade se sussistono al contempo tali condizioni: l’eredità è trasmessa alla linea diretta del de cuius (coniuge, figli, parenti stretti); il valore non supera i 100 mila euro; non si tratta di beni o diritti reali di carattere immobiliare.

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Diversamente, la dichiarazione deve essere seguita dal contestuale pagamento dell’imposta di successione in base ad aliquote e franchigie stabilite: 4 per cento sul valore eccedente la rispettiva quota del coniuge e dei parenti in linea diretta, pari a 1 milione di euro; 6 per cento sul valore eccedente la rispettiva quota di fratelli e sorelle, pari a 100 mila euro, oppure agli altri parenti fino al quarto grado sul valore complessivo senza alcuna franchigia applicata; 8 per cento sul valore complessivo della rispettiva quota in favore di tutti gli altri soggetti, senza l’applicazione di alcuna franchigia.

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Il versamento si effettua entro 60 giorni “dalla data in cui è stato notificato l’avviso di liquidazione” tramite il modello F24 con l’indicazione dei relativi codici tributo, presentandolo all’istituto di credito. Gli importi che superano i mille euro possono essere così rateizzati: 20 per cento entro 60 giorni dall’avviso; il resto in 8 rate trimestrali.

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