Bonus 150 euro dipendenti, grossa novità con NOIPA

I sindacati hanno reso nota una importante novità che riguarda il bonus da 150 euro per i dipendenti con cedolino NoiPA

bonus 150 euro
dipendenti Noipa bonus (Foto Pixabay)

Il mese di novembre è quello dell’erogazione del bonus da 150 una tantum previsto dal Dl Aiuti ter, ultimo decreto messo in campo dal governo Draghi. Proprio come è accaduto per quello da 200 euro, a ricevere per primi questo incentivo sono stati i pensionati che hanno visto l’accredito direttamente sull’assegno di questo mese.

A ricevere il bonus anche i lavoratori sia dipendenti che autonomi, i percettori del Reddito di Cittadinanza, colf e badanti. Unico requisito per lavoratori e pensionati è quello di non superare un reddito lordo annuo di 20mila euro per ricevere il bonus. In queste ore, poi, è arrivata una novità per quanto riguarda i dipendenti pubblici che hanno il cedolino gestito da NoiPA.

Bonus 150 euro, la novità per i dipendenti con cedolino NoiPA

bonus 150 euro
dipendenti Noipa bonus (Foto Adobe)

Il Dl Aiuti ter, e poi l’INPS, avevano fornito lo scorso 17 ottobre le istruzioni relative all’indennità una tantum per quanto riguarda i lavoratori dipendenti. Nella circolare 116 l’INPS sottolineava che il bonus da 150 euro una tantum era riconosciuto in via telematica, quindi senza una specifica domanda, previa però l’Auto Dichiarazione resa dal lavoratore che doveva riferire di non essere titolare delle prestazioni che danno diritto al bonus ad altro titolo.

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Nelle ultime ore c’è stato un dietrofront: l’Auto Dichiarazione non è più necessaria. A riferirlo è una nota del sindacato FLC-CGIL, sindacato dei lavoratori del comparto Scuola, Università e Ricerca. In una nota divulgata dal sindacato si legge che “durante la discussione del provvedimento nella Commissione speciale per gli atti del Governo della Camera dei deputati, è stato approvato l’emendamento 18.3″.

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L’emendamento in questione chiarisce che i dipendenti delle pubbliche amministrazioni i cui pagamenti sono gestiti da NoiPA, il sistema informatico del Ministero dell’economia e delle finanze, “sono individuati tramite apposite comunicazioni tra il Ministero dell’economia e delle finanze e l’Istituto nazionale della previdenza sociale, nel rispetto della normativa europea e nazionale in materia di protezione dei dati personali. Pertanto per tali dipendenti non sussiste l’onere di rendere l’autodichiarazione prevista”.

La nota sindacale specifica anche che, riguardo ai settori della conoscenza, la norma si applica alla scuola, agli enti di ricerca con pagamento tramite NoiPA e AFAM. La modifica legislativa per essere efficace deve essere convertita in legge e questo avverrà entro il 22 novembre.

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