Paghi tassa se hai questa giacenza su Postepay | Scalano soldi

Nel primo mese dell’anno arriva puntuale il pagamento di questo importo secondo un preciso obbligo di legge. Ecco quale

quale tassa sulla giacenza postepay
PostePay Evolution (Foto Adobe)

Si sta per concludere l’anno e il gruppo Poste Italiane sta vivendo il termine del suo centosessantesimo anniversario dalla sua fondazione. Sin dalla sua origine, l’azienda non si è certa posta il solo traguardo di far recapitare con puntualità lettere e telegrammi lungo la penisola. Anzi, tirando oggi le somme, si possono osservare gli straordinari progressi di una realtà che non teme la competizione dei grandi gruppi bancari.

Tra le peculiarità che sono oramai scontate, emergono quelle relative alla gestione dei risparmi, mediante una rosa di strumenti semplici e altamente accessibili; tali mezzi sono divenuti, col tempo, storici punti di riferimento per i piccoli e medi salvadanai delle famiglie e non solo: riscuotono un costante successo i buoni fruttiferi, quanto il leggendario libretto postale di risparmio.

Postepay, con questa giacenza viene prelevata questa imposta

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PostePay (Foto Adobe)

Dopo l’assunzione a posizioni di rilievo tra il mondo dei conti correnti grazie al conto BancoPosta, il balzo in avanti davvero senza precedenti è avvenuto con l’emissione della carta prepagata ricaricabile: la arcinota carta PostePay. Si tratta di una carta magnetica su cui si può appoggiare la somma sufficiente per le proprie spese e non occorre l’apertura di un conto corrente (anzi, ne rappresenta l’alternativa).

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Grazie ai bassissimi costi di gestione e alla semplicità d’utilizzo, tale strumento ha raggiunto un rapido successo sia tra i giovani – con i loro modici fondi messi a disposizione dai genitori e facilmente monitoratili – sia da coloro che non possono sostenere i costi di tenuta a carico dei correntisti. Ogni limite con i più articolati depositi del BancoPosta è stato superato dal rilascio della PostePay Evolution.

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Quest’ultima, associata ad un IBAN, permette di ricevere le ricariche provenienti da versamenti, bonifici o addirittura girotondi da altre PostePay; nonché dal servizio di ricarica presso gli sportelli automatici ATM e in tabaccheria. Una delle poche spese da sostenere annualmente concerne l’imposta di bollo, la quale giunge puntuale e in automatico sugli estratti conto della carta, nei primi giorni di gennaio di ogni anno. Si tratta di una detrazione pari a 2 euro su una giacenza pari o superiore a 77,47 euro, registrata con il saldo al 31 dicembre dell’anno appena concluso. Attenzione: l’imposta di bollo non si applica a tutte le PostePay: soltanto a quelle associate alle coordinate IBAN; dunque sono esclude le PostePay nel formato standard o altre come la PostePay Junior.

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