Pensione reversibilità | Va al convivente se c’è testamento?

La pensione di reversibilità viene erogata al coniuge superstite. Nel caso in cui i partner non siano sposati, spetta la prestazione?

Pensione reversibilità convivente
Pensione (Foto Pixabay)

Al momento della successione dopo il decesso del titolare di alcuni beni, la prima cosa da appurare è se ci siano lasciti testamentari o meno. In assenza di testamento la legge si muove secondo normativa. Il coniuge superstite, entro certi livelli di reddito, ha diritto alla pensione di reversibilità, anche detta pensione ai superstiti. Essa spetta ai superstiti stretti del defunto. Dunque coniuge, figli, entro la maggiore età o fino al termine degli studi, coniugi ed ex coniugi se per caso ci siano assegni di mantenimento, ed in qualche caso anche fratelli o sorelle, se inabili al lavoro ed a carico del deceduto.

Le coppie di fatto sono quelle in cui due conviventi sono riconosciuti come coppia, ma che non abbiano formalizzato attraverso un’istituzione il loro legame sentimentale. Dunque sono partner. Nel caso di decesso di uno dei due, la pensione di reversibilità spetta all’altro?

Pensione di reversibilità, unioni civili e coppie di fatto

Pensione reversibilità convivente
Reversibilità (Foto Pixabay)

Al decesso di un partner, se l’altro ha lasciato attraverso un testamento i beni all’altro, quest’ultimo può acquisire ciò che nel testamento è scritto, tranne nei casi in cui un altro familiare diretto non impugni il testamento per riscattare ciò che ritiene proprio. Ma la pensione di reversibilità è un diritto solo per le coppie formalmente unite. Quindi anche se c’è testamento non spetta al partner delle coppie di fatto la pensione di reversibilità.

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Le unioni civili esistono dal 2016, ed in precedenza le coppie omosessuali, anche in presenza di convivenza decennale, non avevano diritto alla pensione di reversibilità. Sostanzialmente per avere la reversibilità si deve formalizzare la relazione come segue, tramite:

  • il matrimonio;
  • l’unione civile;
  • la convivenza riconosciuta al comune.

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In caso contrario la pensione di reversibilità, pur in presenza di una lunga relazione, spetta unicamente ai parenti diretti, compresi ex coniugi. La normativa dovrebbe aggiornarsi in tema, soprattutto dato il mutamento della società odierna, sempre meno orientata verso le formalizzazioni delle relazioni, ma con il desiderio di consegnare i propri diritti alla persona con cui ha condiviso la vita per tanti anni.

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