Sorpresa obbligo Pos | Cambia di nuovo il tetto?

In controtendenza con le direttive europee il Governo Meloni convalida delle importanti novità sui pagamenti con il Pos

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Pos (Foto Pixabay)

L’utilizzo della carta di credito o del bancomat per acquisti anche di basso importo è stata un’innovazione in Italia che deve il suo merito al cashback. Difatti gli italiani, a fronte di un rimborso del 10 per cento sugli acquisti, hanno subito imparato sia ad attivare lo Spid che a richiedere di aderire al cashback. Anche se la misura è terminata da oltre un anno, è rimasta l’abitudine di portare con sé pochi contanti e prediligere la ‘strisciata’ con il Pos. Inoltre da governo precedente era stato imposto il divieto di pagare in contanti oltre una certa cifra, che nel 2023 avrebbe dovuto raggiungere i 1.000 euro, ma che probabilmente verrà revocata.

I pagamenti con il Pos, oltre ad essere più sicuri per i clienti, perché registrati, sono tracciabili, ed al momento di un pagamento elettronico l’esercente è costretto ad erogare lo scontrino. Dunque sono un’ottima arma per combattere l’evasione fiscale ed il riciclaggio di denaro sporco.

Pagamenti con il Pos, il tetto scende a 30 euro

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Bancomat (Foto Pixabay)

Ora, il nuovo Governo Meloni ha suggerito una manovra per vanificare gli sforzi del precedente Governo. Draghi, in accordo con Bruxelles, aveva introdotto una sanzione di 30 euro, maggiorata del 4 per cento del valore del bene d’acquisto, per i commercianti che si fossero rifiutati di eseguire la transazione elettronica. Ed invece il Governo Meloni sta ragionando su una direzione completamente opposta. Inserire un tetto al di sotto del quale l’esercente può rifiutarsi di effettuare l’operazione con il pos.

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La proposta era di 60 euro. Dalle ultime notizie sembra che sia sceso a 30 euro. Dunque, quando sarà confermata la notizia, sotto i 30 euro di spesa il commerciante potrebbe imporre il pagamento in contanti. E questa mossa a Bruxelles non piace, anche se la Commissione europea non è riuscita ancora ad imporre dei costi inferiori a scapito dei commercianti per le transazioni elettroniche. Spese che in Italia sono tra le più alte d’Europa.

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In defiiva la lotta all’evasione fiscale perde un’altra arma. Ed anche il riciclaggio di denaro che la malavita organizzata fa circolare e ripulire, per poi spenderlo nuovamente.