Assegno unico 2023 | Come scrivere all’INPS se hai dubbi

Una possibilità di contattare l’Inps nel caso di quesiti e domande da porre riguardo le prestazioni erogate, tra cui l’assegno unico

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Assegno unico (Foto Pixabay)

In questi giorni si stanno defininendo i dettagli della manovra di bilancio 2023. Tra le indicazioni contenute nella bozza del documento trovano spazio le rimodulazioni di diverse misure e prestazioni erogate dall’Inps. Si tratta in molti casi di rivalutazioni e della ridefinizione della platea degli aventi diritto. Per porre un esempio in questi giorni sono circolate le voci riguardo gli aumenti previsti per l’importo dell’assegno unico e universale.

Naturalmente la conferma arriverà solo con l’approvazione della legge di bilancio entro il 31 dicembre. Per fugare ogni dubbio conviene comunque rivolgersi direttamente all’Inps attraverso i suoi canali ufficiali. Oltre al Contact center, si possono reperire informazioni attraverso il servizio on line Inps Risponde o mediante patronati e caf, infine direttamente prenotando appuntamento con i servizi Inps.

Come contattare l’Inps per informazioni sull’assegno unico

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Assegno unico (Foto Pixabay)

Tra le misure che certamente avranno delle modifiche dal prossimo anno c’è sicuramente l’assegno unico e universale con la liquidazione automatica della prestazione per chi già ne usufruiva e la trasmissione dell’integrazione della domanda con le variazioni avvenute. Ma per fugare ogni dubbio si può sfruttare anche la pagina Inps per la famiglia che l’Istituto ha creato su Facebook.

Qui si possono trovare le informazioni maggiori sulle prestazione dell’Inps a favore della famiglia dal congedo parentale al bonus psicologo, dal congedo maternità all’assegno unico. Gli operatori rispondono ai quesiti presentati dai cittadini che possono postare commenti e osservazioni. Inps per la famiglia integra quindi i canali di comunicazione e contatto con il pubblico già esistenti.

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Gli interrogativi sulla prestazione a favore delle famiglie con prole sono molteplici soprattutto in vista della fine del periodo di erogazione relativo all’anno 2022 che si concluderà nel febbraio 2023. Ma anche sugli aggiornamenti degli importi in base alla rivalutazione annuale prevista il prossimo anno. dal 1° gennaio potranno altresì presentare domanda quelli che non hanno mai goduto del beneficio o ai quali era stata bloccata o non accolta l’istanza.

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Quindi una gran mole di informazioni che gli aventi diritto dovranno ottenere per compilare  correttamente la domanda o aggionnarla con nuovi dati e dettagli, richieste che necessitano da parte dell’Inps uno sforzo notevole per soddisfare i bisogni dei cittadini.

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