Smart working 2023 | Possibile proroga per questi genitori

Il governo Meloni verso la decisione di estendere il lavoro da casa per i soggetti di questi nuclei familiari. Ecco le ragioni

smartworking per questi soggetti
Smart working (Foto Adobe)

L’avvicinamento progressivamente più rapido verso la fine dell’anno, ed in particolare nei confronti del Natale, rappresenta l’avvicendamento di una sorta di scadenza. Il riferimento non è soltanto nei riguardi della corsa ai regali che quest’anno assume un sapore ben diverso rispetto agli altri anni (ad eccezione degli anni dell’emergenza sanitaria), dato l’impatto dei rincari delle bollette energetiche sulle finanze di molte famiglie italiane.

Non a caso, tutte le iniziative di sostegno economico non sono state attivate per riversarle certo negli acquisti natalizi. Tutt’oggi, sia pensionati che lavoratori dal basso reddito, nonché i percettori di indennità e sussidi, sono sottoposti al ricevimento del bonus “una tantum” da 150 euro, così come – per i primi – si è avvicendato, questo mese, l’appuntamento con la tredicesima INPS.

Smart working 2023, si va verso il rinnovo 

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Smart working (Foto Adobe)

Importante, sul piano delle erogazioni previdenziali, è stata l’applicazione dell’adeguamento ISTAT sugli importi pensionistici, tale da rivalutare del 2 per cento – con aliquote variabili per reddito – il rateo sin dallo scorso ottobre. Dal prossimo 1° gennaio entra in vigore un secondo adeguamento, con un indice dell’8 per cento, a sostegno dell’azione di contrasto verso un’inflazione a due cifre percentuali.

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Oltre a ciò, il governo, tramite la sua manovra di bilancio, si appresta a varare le misure per contrastare l’impoverimento delle famiglie dovuto al caro bollette. E lo fa attraverso la proroga di sei mesi sul distacco delle utenze verso gli insolventi delle fatture energetiche, garantendo un inverno al caldo; inoltre, viene innalzato il tetto reddituale ISEE per ottenere i cosiddetti “bonus bollette”.

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Dal 1° gennaio prossimo, inoltre, prenderà avvio la misura pensionistica della Quota 103 – 62 anni di età più 41 anni contributivi versati – al posto della Quota 102. Sul piano del lavoro, l’eredità del Coronavirus va verso la proroga: ossia lo smart working potrebbe essere prolungato fino al 31 marzo 2023 ai lavoratori fragili e ai genitori di figli fino ai 14 anni d’età. La misura accompagna il rinnovo del cosiddetto decreto Milleproroghe, in scadenza entro il 31 dicembre 2022. Seguendo le analoghe modalità tutt’ora in vigore, i genitori di figli under 14 potranno fare richiesta del lavoro da remoto se le mansioni sono compatibili con il medesimo.

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