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Pensioni

Pensione | Occhio alla scadenza del 31 dicembre

Questo è il tempo messo a disposizione dal governo per presentare la propria domanda pensionistica all’INPS. Ecco qual è

Pensione INPS (Foto Adobe)

È noto quanto i giorni che a partire dall’esordio di dicembre fino al Natale sono caratterizzata dalla maratona all’acquisto, da una frenetica corsa ai regali, tentando di coniugare piacere e convenienza. Tutto ciò avviene investendo un budget che annualmente si fissa tra le famiglie. Certo, quest’anno la circostanza presenta tratti drammatici e travagliati, causati dalla crisi energetica e dagli effetti trasversali dell’inflazione.

Le fasce della popolazione più colpite sono, come in ogni crisi, le stesse: i nuclei familiari e i pensionati in possesso dei redditi più bassi. Tali soggetti, al contempo, entrati nel target dell’ultima manovra di bilancio presentata dal governo Meloni, nella chiave del contrasto all’impoverimento prodotto dagli esorbitanti rincari delle bollette sull’energia. Gli interventi approntati riguardano la proroga di sei mesi sul distacco delle utenze, garantendo un inverno caldo nelle case di coloro che non sono riusciti ad adempiere ai pagamenti delle utenze, e all’innalzamento del tetto reddituale ISEE per beneficiare dei “bonus bollette”.

Pensione, come mettere al sicuro la propria domanda

Pensione INPS (Foto Adobe)

Nell’imminente legge di bilancio, non entreranno soltanto le misure a tutela dei bilanci familiari danneggiati da quella che è in fondo una vera e propria crisi economica. Sono incluse anche tutte quelle decisioni necessarie a finanziare le suddette con un razionamento delle risorse statati ad hoc: a partire dalla modifica dei criteri di accesso e di durata di essenziali strumenti di supporto economico, quali l’emblematico Reddito di Cittadinanza. 

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Tale necessità, le quali hanno portato ad un ridimensionamento che si traduce in soli sette mesi di erogazione eventualmente sospesi in anticipo in caso di rifiuto del lavoratore all’unica proposta professionale da parte del Centro per l’Impiego, si avvicendano alle scadenze naturali di misure provvisorie: quella del 31 dicembre 2022, termine del sistema pensionistico Quota 102.

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Dal 1° gennaio 2023 esordirà – appena verrà confermata nell’imminente legge di bilancio – la nuova Quota 103 – 62 anni di età più 41 anni di contributi versati – atta a scongiurare il ripristino dei requisiti pensionistici della Riforma Fornero. Una possibilità di uscita, dunque, alternativa alla canonica pensione di vecchiaia (almeno 20 anni di contributi raggiunti i 67 anni di età). Per i lavoratori che entro il 2023 raggiungeranno dunque i requisiti della Quota 103 sarà opportuno non indugiare nella presentazione della domanda di pensione: innanzitutto si prevede per il 2024 l’articolazione di una riforma pensionistica strutturale in sostituzione della Legge Fornero. Come ogni stravolgimento potrebbe aprirsi un periodo di “caos” che potrebbe intaccare le future richieste. Non è detto che la Quota 103 abbia un futuro nel 2024; è bene dunque cristallizzare i propri requisiti antipando il piano di congedo dal lavoro.

Pubblicato da
Roberto Alciati