Lo sapevi che esiste un trucchetto imperdibile in fatto di bancomat? Ecco come fare per prelevare soldi gratis dallo sportello
Quello di cui vi vogliamo parlare oggi, in realtà, è ben lontano dall’essere una piacevole notizia. Ma, anzi, si tratta dell’ennesima truffa messa in atto ai danni dei clienti delle banche. Insomma, una notizia che di certo arriva in un momento tutt’altro che favorevole. D’altronde, già di per sé non stiamo vivendo uno dei migliori periodi da un punto di vista economico, a causa del caro bollette e dell’aumento dell’inflazione.
Se poi consideriamo che, il mese di Dicembre, è da sempre uno dei più dispendiosi a causa del Natale, della fine dell’anno e delle feste continue, di certo non è questo il momento migliore per rischiare di incappare in una truffa da bancomat. Proprio per questo motivo, noi di PensioniOra siamo qui per parlarvene, sperando così di potervi aiutare a essere più cauti e soprattutto vigili.
Prelevare gratis al bancomat: ci riuscivano così
Quella di queste ultime settimane, messe a punto dai soliti truffatori del bancomat, è una tecnica tutta nuova e che proprio per questo risulta ancora più sottile, subdola e difficile da individuare. Si tratta, infatti, di un vero e proprio hackeraggio che permette a questi truffatori di prelevare senza pagamenti aggiuntivi: ma com’è possibile? Scopriamolo insieme, continuate a leggere insieme a noi di PensioniOra.
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Attraverso questa tecnica, infatti, i truffatori riescono a rubare dagli sportelli del bancomat tramite un software. Questo, infatti, agisce come un dispositivo che permette di erogare in modo automatico tutte le banconote che in quel momento sono presenti in cassa. Sebbene al momento sembra che i colpevoli siano stati individuati, ecco come agivano: sfruttavano la tecnica del jackpotting, vale a dire andavano ad hackerare il software dello sportello Atm.
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Al momento, tuttavia, le cose sembrerebbero essersi risolte nel modo migliore. I Carabinieri infatti avrebbero individuato i colpevoli di questi danni al bancomat nelle provincie di Roma e dell’Aquila. Si tratterebbe di tre colpevoli, di origine rumena: uno di vent’otto anni, uno dei ventisei e per finire uno di quarantasei con già precedenti a carico. Ad aggravare il tutto, sono arrivati anche i cellulari con i quali i tre uomini comunicavano e si davano indicazioni per mettere in atto le loro truffe.
