I pensionati col diabete possono avere questo aiuto

Chi soffre di diabete ha diritto a delle agevolazioni a prescindere dal reddito familiare. Quali sono le facilitazioni che si possono richiedere

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Diabete (Foto Pixabay – pensioniora.it)

Il diabete è il nome generico della malattia. Tuttavia ne esistono diverse declinazioni. Ad esempio un diabete senile è piuttosto comune, e richiede più che altro un’attenzione all’alimentazione per evitare l’aggravarsi della malattia. Mentre chi ne soffre in gioventù, o addirittura in fase neonatale, può sviluppare precocemente delle problematiche non da poco. In ogni caso il diabete ha diverse forme e differenti livelli di problematicità. Che portano anche ad invalidazioni in campo lavorativo. Per questo chi ha il diabete può richiedere la 104, dipendentemente dal livello di invalidità che viene attribuito dalla Commissione Medica dell’INPS.

Le facilitazioni con il diabete riconosciuto sono quelle comuni a chi vengono attribuite delle agevolazioni dalla Legge 104: i permessi lavorativi, le agevolazioni per i familiari che assistono la persona diabetica e la ricezione dell’assegno mensile di invalidità.

Diabete, l’invalidità e come farne richiesta

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Siringa (Foto Pixabay – pensioniora.it)

Per ottenere le agevolazioni, sia nel lavoro che come assegni per assistenaza ed accompagno, si deve prima ricevere la percentuale di invalidità. Che è attribuita al malato di diabete da una commissione medica dell’INPS seguendo una specifica tabella:

  • Diabete mellito tipo 1° o 2° con complicanze micro-macroangiopatiche con manifestazioni cliniche di medio grado (Classe III) – minimo 41% di invalidità, massimo 50%;
  • Diabete mellito insulino-dipendente con mediocre controllo metabolico e iperlipidemia o con crisi ipoglicemiche frequenti nonostante terapia (Classe III) – dal 51 al 60 per cento di invalidità;
  • Diabete mellito complicato da grave nefropatia e/o retinopatia proliferante, maculopatia, emorragie vitreali e/o arteriopatia ostruttiva (Classe IV) – dal 91 al 100% di invalidità.

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Ovviamente maggiori sono le percentuali di invalidità e maggiori sono le agevolazioni concesse dall’INPS. Per prima cosa di deve convalidare la diagnosi di diabete, da parte del medico di base o anche da parte di un altro specialista. A questo punto si invia il certificato del medico di base all’INPS in via telematica. L’invio può essere fatto dall’interessato o da un intermediario, come un patronato o un CAF.

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A questo punto l’INPS recepisce la richiesta di invalidità per diabete e l’interessato viene contattato dalla Commissione medica dell’ente per una visita. Nel caso in cui l’esito non sia gradito il soggetto può fare ricorso entro 6 mesi.

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