Nuova truffa Postamat | Così hanno rubato soldi a un pensionato

Un pensionato di 66 anni è stato vittima di una truffa allo sportello Postamat: ecco in cosa consiste la truffa e come riconoscerla

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truffa al postamat (Foto Adobe-pensioni.it)

Il nuovo anno si apre anche all’insegna della truffe. Trascorsi i due giorni di festeggiamenti, i truffatori si sono messi subito all’opera per tornare ad ingannare le persone anche in questo 2023. Generalmente, al giorno d’oggi, la maggior parte delle truffe avviene online e a discapito anche di banche, poste e grandi aziende.

La prima truffa dell’anno arriva proprio a discapito di Poste Italiane, da anni bersagliata da malintenzionati che prendono il suo nome per commettere frodi. Nel dettaglio ad essere messa in atto in questi primi giorni dell’anno è la truffa del postamat a discapito di un pensionato. Vediamo insieme in cosa consite.

Poste, truffa del postamat: come riconoscerla

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truffa al postamat (Foto Adobe-pensioni.it)

Un pensionato di 66 anni di Vigasio, in provincia di Verona, è stato truffato con la truffa del postamat. Tutto è iniziato quando l’uomo ha inserito un annuncio di vendita di mobili vecchi su un portale: cinque sedie ed un divanetto, bisognosi di essere restaurati. Dopo pochi giorni un uomo ha chiamato sul cellulare indicato nell’annuncio dichiarandosi interessato alla vendita.

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I due uomini, al telefono, concordano sul prezzo di 200 euro e il truffatore ha riferito che avrebbe pagato le sedie in anticipo. Alcuni giorni fa, il truffatore ha telefonato al pensionato e chiesto di andare subito nell’ufficio postale per inviare i 200 euro in tempo reale. Il pensionato si è così recato al postamat e ha seguito le indicazioni del truffatore sull’invio del denaro.

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Nel corso delle operazioni, però, è stata fatta quella per il ritiro del denaro bensì quelle dell’invio del denaro. Risultato: il pensionato ha inviato 200 euro al suo truffatore. L’operazione è stata effettuata anche un paio di volte per un totale di 470 euro versati sul conto del «furbetto». Al terzo tentativo il pensionato ha deciso di interrompere la procedura dal momento che si era reso conto che c’era qualcosa che non andava.

Resosi conto del raggiro il pensionato si è subito rivolto ai carabinieri denunciando il fatto.  I militari dell’Arma stanno facendo a Vigasio delle riunioni con gli anziani anche per scongiurare truffe come questa. L’importante è fare attenzione, soprattutto quando qualcuno chiede di recarsi alle Poste allora c’è qualcosa che non va e prima di fare qualsiasi operazione si chiamino i carabinieri.

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