Cancellati questi bonus per il 2023 | Persa l’occasione

Con il nuovo anno il governo ha deciso l’eliminazione di alcuni bonus precedentemente erogati, ecco quali sono

Bonus soppressi 2023
Bonus (Foto Adobe – pensioniora.it)

Il governo attuale ha confermato la linea espressa nelle settimane precedente: alcune delle misure (di sostegno, contributi, incentivi economici), presenti nella passata legislatura,  sono state eliminate con la manovra di bilancio per puntare ad altre prestazioni di carattere più strutturale.

Quindi per gli interventi soppressi non sarà più possibile presentare domanda non avendo più fondi a disposizione per contribuenti e cittadini. Le misure in questione hanno avuto tutte un largo successo, trovando seguito tra lavoratori e imprese a conferma delle difficoltà dei ceti medi e bassi di fronte la situazione economica difficile, contrassegnata com’è da rincari generalizzati e da una stretta al credito bancario.

Quali bonus non sono più richiedibili nel corso di quest’anno

Bonus soppressi 2023
Bonus (Foto Adobe – pensioniora.it)

Tra i primi interventi ad essere messi da parte ci sono i due bonus da 200 e 150 euro emanati con i decreti aiuti a favore dei redditi medi e bassi. Queste misure se da un lato hanno coinvolto una larga fetta di dipendenti, pensionati e autonomi dall’altro hanno mostrato grosse difficoltà nell’erogazione soprattutto nei confronti di lavoratori aticipi e precari.

Altro incentivo non più disponibile per consumatori e contribuenti quelli relativi a televisori e decoder, rispettivamente di 100 euro per la rottamazione dei vecchi modelli di apparecchi televisi e di 50 euro per l’acquisto dei decoder necessari per i nuovi standard di trasmissione del digitale terrestre. Non rinnovato anche il bonus trasporto per i redditi medi e bassi per che consentiva uno sconto di 60 euro sull’acquisto di abbonamenti per il trasporto locale, regionale e interregionale, sia su gomma che ferroviario.

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Anche il taglio sulle accise sui carburanti è stato definitivamente fermato proprio a partire dal 1° gennaio con il conseguente rincaro speculativo nei distributori di tutta la penisola, con particolare gravità lungo la rete autostradale. In ambito edilizio eliminato definitivamente il bonus facciate che consentiva degli interventi con detrazioni fiscali per su facciate di edifici e palazzi.

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Ridimensionato infine il cosiddetto superbonus del 110 per cento, che limita oggi, per chi non ha presentato la Cila entro la fine delo scorso anno, le detrazioni al 90 per cento con una diminuizione sostanziale della platea dei beneficiari, senza aver risolto la questione della cessione dei crediti.

 

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