Mutuo | Quante rate si possono saltare per legge

Come regolarsi in caso di rate non versate regolarmente per un mutuo, cosa si può fare secondo le norme in vigore

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Mutuo (Foto Adobe – pensioniora.it)

Può capitare di non potere onorare il pagamento di una rata di un mutuo, le ragioni possono essere personali per un momento di difficoltà economica, per questioni tecniche come il mancato allinemanto RID con la banca per nuove spese urgenti da affrontare.

Alcuni contratti prevedono la possibilità di non pagare alcune rate del mutuo e postciparle alla fine del piano di finanziamento, o di versarle con qualche giorno di ritardo senza incorrere in sanzioni o interessi in più da versare. La legge prevede la possibilità di ritardi nei pagamenti, al di  là degli accordi specifici con la banca che roga il mutuo o prestito.

Il numero delle rate di un mutuo che la legge consente di versare in ritardo

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Mutuo (Foto Adobe – pensioniora.it)

Un pagamento è considerato in ritardo quando si effettua tra il 30esimo e il 180esimo giorno dalla scadenza della rata stessa. In tal caso si viene considerati morosi e scatta inevitabilmente il pagamento di un interesse di mora con incrementi che portano a pagare tassi più elevati di 2/4 punti percentuali di quelli stabilito al momento dell’avvio del piano di finanziamento.

Queste informazioni sono  molto importanti e devono essere definite al momento della stipula del contratto. Tra l’altro anche ritardi di pochi giorni hanno come conseguenza l’obbligo di pagamento di interessi di mora calcolati in proporzione alla rata e alla durata del periodo di ritardo, secondo i tassi decisi nel contratto.

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In caso di mancato versamento la banca può segnalare il moroso al Crif (Centrale Rischi di intermediazione finanziaria) con tutte le conseguenti difficoltà ad accedere ad altri finanziamenti. Inoltre la banca può richiedere, se non si paga entro i 180 giorni la rata scaduta, la risoluzione del contratto e la restituzione del debito residuo, pena il pignoramento dell’abitazione.

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Le legge comunque ha alleggerito le regole riguardanti i pagamenti dele rate di mutui, aumentando da 7 a 18 quelle che si possono saltare o pagare in ritardo anche se non consecutive. Oltrepassato questo limite mensile, dopo 18 mesi senza pagamenti di quote, la banca può attivare la procedura di pignoramento dell’abitazione, mettendola sotto ipoteca e decidendo per la vendita all’asta.

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