A questi pensionati spettano degli arretrati | Come averli

Molti pensionati che hanno lavorato in uno specifico settore devono avere degli arretrati: ecco di chi parliamo e come averli

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arretrati pensioni docenti e ata (Foto Adobe-pensioni.it)

Quello che riguarda le pensioni è da sempre un tema molto caldo in Italia e, anche nel 2023, con l’approvazione della nuova Legge di Bilancio, le polemiche non sono terminate. Innanzitutto i pensionati, a partire dal mese di gennaio 2023, dovevano avere degli aumenti che riguardavano conguaglio e perequazione, ma così non è stato.

Gli aumenti previsti, infatti, dal momento che la Legge di Bilancio è stata approvata in extremis il 30 dicembre, non si avranno prima del mese di febbraio. A dover ricevere, poi, degli arretrati ancora più “vecchi” sono coloro che lavoravano nel settore scolastico e sono andati in pensione negli anni tra il 2019 ed il 2021.

Pensioni e arretati: ecco a chi spettano e come averli

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arretrati pensioni docenti e ata (Foto Adobe-pensioni.it)

Parliamo dei Docenti e personale Ata che hanno lasciato il mondo del lavoro tra il 2019 ed il 2021 e non hanno ricevuto gli adeguamenti salariali fino a quando erano in servizio. Questi pensionati otterranno gli aumenti non percepiti grazie al rinnovo del contratto Scuola sottoscritto tra Aran e sindacati lo scorso dicembre. Vediamo tutti i dettagli.

I pagamenti degli arretrati sono stati resi noti lo scorso 29 dicembre da NoiPA e, a riceverli, saranno soprattutto i lavoratori “di ruolo” della Scuola, quelli che numericamente pesano di più sul Bilancio statale. Anche i pensionati, però, riceveranno gli arretrati secondo l’articolo 48 dell’accordo tra Aran e sindacati.

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Nel suddetto articolo si legge che i “benefici economici sono computati ai fini previdenziali, secondo gli ordinamenti vigenti, tenendo conto delle decorrenze e degli importi previsti dalle Tabelle A e C, nei confronti del personale comunque cessato dal servizio, con diritto a pensione, nel periodo di vigenza del presente contratto. Agli effetti dell’indennità di buonuscita o di 61 anzianità, del trattamento di fine rapporto, dell’indennità sostitutiva del preavviso, nonché dell’indennità in caso di decesso di cui all’art. 2122 c.c., si considerano solo gli aumenti maturati alla data di cessazione del rapporto di lavoro”.

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Sia ai pensionati che ai lavoratori gli arretrati spettano in proporzione al periodo di servizio prestato nel triennio di riferimento 2019-2020-2021. Per conoscere quanto di spettanza si possono prendere a riferimento le tabelle economiche indicate dal Comunicato Aran che contiene tutte le novità del Contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto Istruzione e Ricerca – 2019/2021 siglato tra ARAN e sindacati il 6 dicembre 2022, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 20 dicembre scorso.

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