Cartelle esattoriali, novità dal 31 gennaio | Cosa accadrà

Ci sono delle novità importanti per quanto riguarda le cartelle esattoriali ed il loro stralcio: ecco cosa accadrà entro il 31 gennaio

cartella esattoriale
cartelle esattoriali 31 gennaio novità (Foto Adobe-pensioni.it)

Il 2023 porta con sé delle novità importanti per quanto riguarda i debiti nei confronti del Fisco: tantissimi contribuenti potranno avere lo stralcio delle cartelle esattoriali ma solo se rispettano due requisiti. Il primo è che la cartella deve essere inferiore a mille euro; il secondo è che la cartella deve essere stata affidata alla riscossione dal 2000 al 2015. 

Nonostante questi due requisiti fondamentali, poi, lo stralcio non riguarda tutti dal momento che la Legge di Bilancio 2023 dà la possibilità agli enti come i Comuni di non cancellare quanto dovuto dai contribuenti in debito con il Fisco. Molti comuni, ad esempio, hanno già riferito che le sanzioni amministrative non subiranno stralcio per esigenze di bilancio.

Stralcio cartelle esattoriali: la novità che riguarda i Comuni 

cartella esattoriale
cartelle esattoriali 31 gennaio novità (Foto Adobe-pensioni.it)

Nonostante il fatto che molti Comuni hanno già riferito di non voler procedere con lo stralcio, quelli che vogliono o meno aderire all’iniziativa devono farlo entro il prossimo 31 gennaio. Entro questa data infatti dovranno essere presentate le richieste attraverso l’apposito modulo in pdf disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, nella sezione riservata agli “enti creditori”.

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Se i Comuni che accettano le modalità previste dalla Manovra allora il creditore avrà la cartella cancellata. Se invece il Comune non aderisce al provvedimento allora dovrà inviare esclusivamente all’indirizzo di Posta elettronica il certificata indicato, insieme a una copia del provvedimento stesso.

Restando nello specifico nel settore delle sanzioni amministrative, dove rientrano, ad esempio, le multe per la violazione del codice della strada, l’annullamento parziale opera limitatamente agli interessi, comunque denominati, compresi quelli di cui all’articolo 27, comma 6, della Legge n. 689/1981 e quelli di cui all’articolo 30, comma 1, del D.P.R. n. 602/1973.

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Questo significa che saranno dovute le sanzioni principali e le spese per le procedure esecutive e per la notifica della cartella. E’ poi l’art.1 comma 229 della Legge di Bilancio a garantire ai Comuni la facoltà di non applicare l’annullamento “parziale” e quindi evitare l’annullamento delle somme dovute a titolo di sanzioni e di interessi.

Ricordiamo che, inizialmente, la cancellazione delle cartelle esattoriali era stata prevista dalla Legge di Bilancio anche per le somme di competenza comunale, proprio come accade per le amministrazioni statali. E’ stato durante la discussione della Manovra che il governo ha poi deciso di dare più potere ai sindaci per questioni di bilanci comunali.

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