RdC 2023 | Niente pagamento dopo il settimo mese?

Grandi novità nel 2023 per il reddito di cittadinanza. Cambieranno tempi di erogazione, platea di destinatari, ed anche altre modalità di pagamento

reddito di cittadinanza 2023 stop a 7 mesi
Reddito (Foto Pixabay – pensioniora.it)

È tempo di iniziare a dire addio al reddito di cittadianza. Anche se la misura non è stata abolita, e questo non è stato scritto sulla Legge Bilancio 2023, la strada che si sta eprcorrendo sembra proprio quella. Per ora rimane in piedi per tutto il 2023, anche se in misura decisamente ridotta e con delle novità importanti. D’altronde l’abbattimento del reddito di cittadinanza era uno dei punti cardine di Fratelli d’Italia prima che si mettesse a capo dell’esecutivo. E non può tradire il suo elettorato, almeno non più di tanto.

Di conseguenza, la misura messa in piedi dall’allora Governo pentastellato nel 2018, probabilmente sta quasi al termine della sua parabola discendente. Secondo le statistiche, confermate dall’allora Ministro del Lavoro Andrea Orlando, gli ammortizzatori sociali, di cui in qulche modo il reddito di cittadinanza fa parte, anche se non esattamente, sono stati fondamentali ad evitare che la crisi economica si trasformasse in crisi sociale.

Reddito di cittadinanza, le novità per il 2023

reddito di cittadinanza 2023 stop a 7 mesi
Sodi mesi (Foto Pixabay – pensioniora.it)

Si comincia con l’obbligo scolastico per gli under 30. Chi vuole prendere il reddito di cittadinanza, fino a 29 anni deve aver raggiunto il livello d’istruzione minimo di legge, altrimenti niente beneficio. È prevista a tale scopo una formazione inclusa nel piano Rdc. Il reddito di cittadinanza viene sottratto a tutti i lavoratori abili entro i 60 anni. Con esclusione delle famiglie con figli minori o disabili a carico. Inoltre la misura, nella versione definitiva della Legge  Bilancio, passa da 8 mesi al massimo a 7 mesi. Con esclusione delle famiglie suddette, che ne possono usufruire per tutto il 203, poi si vedrà.

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Inoltre viene sottratta dalle regole per l’accettazione dell’offerta di lavoro – pena la decadenza del beneficio – la parola “congrua“. Ciò significa che il beneficiario del reddito di cittadinanza è obbligato ad accettare qualunque offerta di lavoro, anche se non congrua al proprio profilo professionale. Altrimenti il beneficio viene meno.

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Ultima, ma non meno importante novità sul reddito di cittadinanza riguarda la quota da destinare al pagamento dell’affitto per la casa di residenza della famiglia. Non verrà più erogata al titolare del reddito, ma direttamente al proprietario dell’immobile.

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