Perché il contatore scatta se l’energia è troppa

Può capitare che il contatore dell’energia elettrica scatti spesso ed in questo modo interrompa il flusso di corrente dell’appartamento

contatore energia perché scatta
Kilowattora (Foto Pixabay – pensioniora.it)

La corrente elettrica è uno dei parametri che compongono le voci sulla bolletta della luce, insieme al Canone RAI. In tutte le bollette deve essere indicato il consumo mensile o bimestrale di kilowattora, l’unità di misura della corrente elettrica. A determinare la quantità di kilowattora impiegati, c’è un contatore di energia elettrica che si riferisce alla propria utenza. Lì una rotellina, o dei numeri, nel caso di impianti digitali, scorrono in avanti ogni volta che si consuma energia elettrica. Ogni mese, o ogni due mesi, dipendentemente dal contratto di fornitura, vengono inviati i dati per poi emettere la bolletta della corrente elettrica.

Ciò che può accadere talvolta, è che il contatore ‘scatti‘. Ovvero che salti l’accensione del proprio contatore e dunque si interrompa il flusso di corrente che serve l’appartamento. Perché accade? E come evitare questa eventualità?

Contatore energia, quanto subentra il salvavita

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Lampadina (Foto Pixabay – pensioniora.it)

In un appartamento la quantità d’impiego di corrente elettrica è conteggiata dal contatore. Dipendentemente dal contratto di fornitura sono disponibili diversi livelli di kilowattora. È necessario innanzitutto fate una distinzione tra potenza impegnata e potenza disponibile. La potenza impegnata è quella indicata nella bolletta elettrica, ed è il massimo per unità domiciliare. Varia generalemnte da 1,5 a 6 kilowattora. Mediamente si occupano 3 kilowattora. Se è richiesta maggiore energia, anche le bollette saranno più salate. Mentre la potenza disponibile è il livello massimo di potenza che si può prelevare dall’impianto di distribuzione. Quando si supera tale livello, il contatore scatta e si interrompe il flusso di energia.

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E questo negli impianti più moderni avviene grazie al salvavita, che fa scattare il contatore in due condizioni principali: se c’è la presenza di un cortocircuito. O se c’è sovraccarico del contatore.

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Nel secondo caso significa che l’impiego degli elettrodomestici energivori è eccessivo. Si può ovviare non attivando lavatrice, ferro da stiro, forno e quant’altro insieme. Oppure richiedendo una fornitura di corrente con kilowattora maggiori. ALtrimenti si rischia di rimanere spesso, ed in modo improvviso, senza corrente elettrica, e dover agire sul contatore per ripristinarla.

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