INPS spiega come riconoscere truffe on line

Messaggio INPS su Facebook in cui l’ente elenca le truffe online più diffuse, ed aiuta il cittadino a difendersi dai malfattori

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INPS (Foto Pixabay – pensioniora.it)

Quando le truffe esponevano il malfattore di persona, già la possibilità di guardare negli occhi chi ti aveva scelto come vittima poteva aiutare a capire che si trattava di una truffa. O almeno, nel caso di sospetto, si potevano fare le domande adeguate e cercare di pizzicare il truffatore ‘in castagna’. Ora con l’incremento vertiginoso delle attività quotidiane sul web, dalla compravendita alle operazioni bancarie, ai rapporti con le pubbliche amministrazioni, compresi i pagamenti, le truffe si sono spostate in buona parte sulla rete.

E se alle spalle hanno hackers professionisti, anche per la Polizia postale diviene molto difficile identificarli. L’unica arma a favore del cittadino è imparare a proteggersi. Ed in parte lo fa grazie all’informazione. Conoscere quali sono le tecniche più diffuse di truffe online, aiuta a non cadere nella rete. E proprio a questo scopo l’INPS ha pubblicato online un vademecum per conoscere e difendersi dai truffatori che utilizzano impropriamente il nome e la grafica dell’ente per rubare dati personali o soldi.

Truffe online, il messaggio INPS per difendersi

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PC (Foto Pixabay – pensioniora.it)

L’INPS utilizza come mezzo di diffusione del suo vademecum su come proteggersi dalle truffe online, il social Facebook, che raggiunge milioni di persone solo in Italia. Grazie ad un supporto grafico, l’INPS spiega quali sono le tecniche più diffuse di truffe online. Nello specifico si concentra su quelle che utilizzano impropriamente nome e grafica INPS. Può succedere che arrivino messaggi Whatsapp, SMS o email in cui “a causa di un richio per i propri dati venga richiesto di inserire credenziali personali”. L’INPS afferma che non chiederebbe mai all’utente di inserire credenziali personali, che tali devono rimanere.

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Inoltre L’ente ribadisce che le comunicazioni con il cittadino avvengono esclusivamente tramite PEC, raccomandata, messaggi sulla pagina personale Myinps ed eventualmente tramite SMS, ma mai allegando un link da seguire. Se il messaggio ha all’interno un link, non aprilo assolutamente, probabilmente all’interno ha un malware che compromette il telefono o il Pc e sottrae i dati personali, anche quelli bancari.

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