Opzione donna | Ecco età e contributi per donne senza figli

Le donne senza figli potranno usufruire di Opzione Donna ma con requisiti diversi da coloro che invece ne hanno. I dettagli

Opzione donna
opzione donna requisiti senza figli (Foto Adobe-pensioni.it)

Il governo Meloni, attraverso la Legge di Bilancio 2023, ha cambiato lo scenario sociale ed economico per l’anno in corso. Tra gli oltre 600 emendamenti approvati da Camera e Senato lo scorso 30 dicembre, che fanno parte della nuova manovra, alcuni riguardano nuove regole per uscire dal mondo del lavoro.

Oltre all’introduzione di Quota 103, il governo Meloni ha deciso di prorogare anche l‘Ape Sociale e Opzione Donna. Per quanto riguarda quest’ultima misura si calcola che saranno circa 5mila donne ad usufruire, un numero irrisorio ma comunque da non tralasciare. Opzione Donna per il 2023 riguarda sia le donne con figli che quelle senza figli con varie differenze.

Opzione Donna: i requisiti per le donne senza figli

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opzione donna requisiti senza figli (Foto Adobe-pensioni.it)

Il governo Meloni ha prorogato Opzione Donna ma lo ha fatto con delle importanti modifiche. Se fino al 2022 potevano usufruire di questa forma di pensionamento anticipato le lavoratrici a 58 anni di età per le dipendenti e a 59 per le lavoratrici autonome con requisito contributivo di 35 anni, per il 2023 le cose cambiano.

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Per l’anno in corso la misura riguarda solo le lavoratrici in condizioni disvantaggio ovvero licenziate o dipendenti in aziende con tavolo di crisi aperto presso il Ministero, oppure con disabilità pari o oltre il 74% o che assistono, da almeno 6 mesi, persone disabili conviventi , con handicap in situazione di gravità ex legge 104 1992. L’età pensionabile poi sale a 60 anni ma solo se non si hanno figli.

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Si avrà l’anticipo di un anno per figlio entro un massimo di due e quindi andranno in pensione con Opzione Donna le lavoratrici a 58 anni per chi ha avuto due o più figli o a 59 anni per chi ha avuto un figlio. Questo ultimo requisito è stato da più parti considerato a rischio di illegittimità costituzionale perché discrimina le donne senza figli ma dopo molte discussioni è stato approvato.

Le lavoratrici senza figli andranno dunque in pensione con Opzione Donna se assistono, al momento della richiesta del pensionamento, e da almeno 6 mesi, il coniuge, parenti o affini con handicap in situazione di gravità; se hanno una invalidità civile non inferiore al 74%. Infine le lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per crisi aziendale. In quest’ultimo caso si applica il requisito anagrafico dei 58 anni.

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