Arriva una novità importante sul Superbonus 110%

Il Superbonus 110% cambia faccia nel 2023. Tuttavia grazie al Decreto Milleproroghe e ad iniziative alcuni beneficeranno di dilazione

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Casa (Foto Pixabay – pensioniora.it)

Il Superbonus ha modificato il volto dell’Italia. Messo in atto per migliorare l’efficientamento energetico dei palazzi ed in generale per una miglioria del parco edilizio, con il 2022 ha smesso di chiamarsi Superbonus 110%. Difatti, il ‘goloso’ rimborso del 110% che è stato operato negli scorsi anni, ad oggi scende al 90%, per ridursi ulteriormente nel 2024. Con il 110%, e grazie al meccanismo della cessione del credito alle banche, molti condomini hanno efficientato intere palazzine senza spendere un centesimo. Le banche hanno acquisito il credito del 110% dal pubblico settore, che sarà rimborsato in un lasso di tempo di 10 anni.

Dunque ora potranno usufruire del rimborso del 110% solo coloro che sono ad un buono stadio di avanzamento lavori. Il Superbonus in una prima fase aveva escluso villette dal beneficio. Negli ultimi mesi sono state incluse anche le unifamiliari.

Superbonus, le novità per le villette

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Superbonus (Foto Pixabay – pensioniora.it)

Dunque grazie al decreto milleproroghe ed a alcuni partiti che caldeggiano la scadenza per rientrare nel Superbonus 110, la scadenza per le villette potrebbe essere estesa fino al 30 giugno 2023. In precedenza era stato deciso il 31 marzo. Rimane invariato il requisito per cui alla data del 30 settembre 2022 l’iter dei lavori per cui si richiedeva il bonus sia completato almeno al 30%. La proroga riguarderebbe anche le case popolari, per le quali Forza Italia ha chiesto che gli immobili di questa tipologia “per i quali alla data del 30 giugno 2023 siano stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo, la detrazione del 110% spetti anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024″.

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Il PD rialza l’asticella e propone che venga esteso il Superbonus a tutto il 2024 per tutte le case popolari che abbiano concluso il 30% dei lavori entro il 31 dicembre 2022. I costi delle mille proroghe per le casse pubbliche sono pari a 100 milioni di euro all’anno dal 2023 al 2027, 30 milioni dal 2028 al 2033 e 10 milioni per il 2034. Essi sarebbero coperti dal Fondo per interventi strutturali di politica economica. Questi emendamenti del milleproroghe sono ancora proposte, che probabilmente verranno attuate, ma non è stato ancora scritto nulla nero su bianco. Si attendono risposte la prossima settimana.

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