Devi sapere questo se prelevi dalla carta dei nonni

Il prelievo con la carta di un parente diretto, come i genitori o i nonni, è consentita, ma ci sono delle condizioni che possono comportare conseguenze gravi

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POS (Foto Pixabay – pensioniora.it)

La carta di credito, o la carta di debito, sono degli strumenti di pagamento utili per chi non vuole portare con sé molto contante, o per chi ha difficoltà a reperirlo. Il piano cashless del governo, grazie al quale si sono incentivati i pagamenti elettronici, ha introdotto anche nella cultura nostrana, sia per i clienti che per gli esercenti, l’utilizzo della carta anche epr piccoli pagamenti. Inoltre, per ora, ogni esercente è obbligato ad accettare i pagamenti con carta. Se si rifiuta, può essere soggetto a sanzione di 30 euro più il 4% del valore dell’oggetto d’acquisto.

Anche se il Governo Meloni avrebbe voluto cambiare queste regole, ripristinando l’utilizzo dei contanti, la Comunità europea non è stata d’accordo. L’utilizzo della carta come strumento di pagamento, ed in generale tutte le transazioni elettroniche, garantiscono maggior trasparenza sulle attività commerciali ed aziendali.

Carta di credito o di debito, cosa succede se si usa quella dei nonni

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ATM (Foto Pixabay – pensioniora.it)

La carta di credito o di debito sono considerate private, ovvero utilizzate ed utilizzabili esclusivamente dal titolare. Possono accadere delle eventualità in cui una terza persona la utilizzi. Come ad esempio nel caso in cui un nipote vada a fare la spesa, comprare le medicine o fare delle commissioni per i nonni. Ovviamente sotto autorizzazione. Sulla carta non ci sono problemi, basta che si abbia il pin e l’operazione va in porto.

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Nella pratica ci potrebbero essere dei problemi che derivano da sentenze della Corte di Cassazione. Innanzitutto, in assenza di delega specifica, le operazioni con la carta di un nonno non sono effettuabili presso la banca, che non autorizza movimenti fatti da una carta senza la presenza del titolare.

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Quindi se le autorità preposte lo scoprono, si rischia di entrare nel reato penale di utilizzo non autorizzato di carte di credito, con sanzione da 310 euro a 1.550 euro, e reclusione da 1 a 5 anni. La cosa migliore, se si utilizza spesso la carta dei nonni, è farsi cointestare il conto corrente. In questo modo il proprio nome è legittimato e non ci sono problemi.

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