Quando la pensione di reversibilità non spetta

La pensione di reversibilità e la pensione indiretta sono erogazioni previdenziali a vantaggio di parenti del de cuius

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Pensione (Foto Pixabay – pensioniora.it)

Quando si perde un coniuge, un genitore, un figlio o un fratello o sorella, purtroppo ci sono numerose pratiche burocratiche da espletare. Come ad esempio la successione o la richiesta della pensione di reversibilità. Essa viene calcolata in base alla composizione del nucleo familiare ed anche al reddito del coniuge superstite. La pensione di reversibilità è destinata al coniuge, figli, genitori, fratelli e sorelle superstiti nel caso in cui la persona deceduta sia stato già percettore di pensione diretta. Mentre se il de cuius era ancora in periodo lavorativo, si tratta di pensione indiretta.

Il coniuge può percepire il 60% della pensione di reversibilità nel caso in cui sia solo, o con figli non più a carico. L’80% con un figlio a carico. Il 100% con due o più figli a carico. Sono considerati figli a carico i minori o i maggiorenni che frequentino un corso di studi. Nel caso in cui già frequentino tirocini professionali, la pensione di reversibilità ai figli viene revocata.

Pensione di reversibilità, quando viene revocata

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Reversibilità (Foto Pixabay – pensioniora.it)

Per richiedere la pensione di reversibilità, si devono portare all’INPS, entro un anno dal decesso del coniuge, diversi documenti, tra cui il certificato di morte, il certificato di matrimonio, e la condizione reddituale personale. Questo perché se il coniuge superstite ha un reddito che gli permette un buon tenore di vita, la pensione di reversibilità viene ridotta in base ad una tabella. Nel caso in cui ci siano minori o disabili a carico la riduzione non viene messa in pratica.

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Inoltre il coniuge può perdere la pensione se convola a nuove nozze. In quel caso si annulla la misura, per tutta la vita, anche in caso di successivo divorzio. Stesso discorso per l’ex coniuge superstite. Anche in caso di divorzio, se sono previsti assegni divorzili o di mantenimento, spetta una parte di reversibilità.

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Quella del coniuge – e non dei figli – viene revocata nel caso in cui ci sia un nuovo matrimonio. Esclusi questi fattori, reddituali o di nuova condizione delli stato civile, il coniuge continua a percepire la pensione per tutta la vita.

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