Pensione di reversibilità | Puoi averla se hai divorziato?

La pensione di reversibilità è un diritto del coniuge e non solo. E per quanto riguarda il marito o moglie divorziato?

pensione di reversibilità divorzio
Divorzio (Foto Pixabay – pensioniora.it)

Dopo il decesso di un coniuge o comunque di un familiare stretto, purtroppo sono molti gli oneri burocratici a cui si deve stare dietro, tra cui anche la successione, l’eredità, e la domanda per la pensione di reversibilità. Essa è più propriamente chiamata pensione ai superstiti, proprio per identificare la destinazione di sostegno a superstiti del defunto. Sostanzialmente la pensione di reversibilità differisce dalla pensione indiretta per lo status del de cuius al momento del decesso.

Per quanto riguarda la pensione ai superstiti al momento della morte il coniuge deve essere in pensione. Per la pensione indiretta egli – o ella – si trovava ancora nello status di lavoratore e doveva aver versato un minimo di contributi, con assicurazione previdenziale annessa. Le prime persone che beneficiano della pensione di reversibilità sono i coniugi ed i figli, se presenti. In caso di assenza di essi possono richiederla genitori, ed anche fratelli o sorelle. E per quanto riguarda l’ex coniuge? Cosa succede in caso di divorzio?

Pensione di reversibilità, quando si perde dopo il divorzio

pensione di reversibilità divorzio
Reversibilità (Foto Pixabay – pensioniora.it)

Sostanzialmente la pensione di reversibilità è una forma di sostegno economico pubblica per il coniuge, o figli, che si trovino in difficoltà economiche per la perdita del coniuge e dunque anche del sostegno economico. I figli la possono avere fino alla maggiore età o se continuano a studiare fino a 21 anni. Il coniuge per tutta la vita, a meno che non convoli a nuove nozze. In questo caso c’è la revoca definitiva.

Leggi anche: Confermato il bonus giardino 2023 | Come funziona

E l’ex coniuge? Nel caso esistano rapporti economici con più di un coniuge, la pensione di reversibilità spetta ad entrambi. Deve essere presente una sentenza divorzile in cui il de cuius era tenuto a corrispondere un assegno divorzile, o di mantenimento in caso di figli. Dunque la reversibilità spetta anche dopo il divorzio se sussistono tali condizioni.

Leggi anche: RdC | Trucco legale per abbassare ISEE e rientrarci

E questo anche se il de cuius ha un’altra famiglia. Rimane l’impegno economico con la precedente. Ovviamente, come accennato in precedenza, anche per l’ex coniuge è valida la revoca della reversibilità in caso di nuove nozze.

Impostazioni privacy