Bonus 150 euro Naspi | Spunta la data pagamento

Il bonus 150 euro, per gli aventi diritto che non lo hanno ancora ricevuto, pare abbia una data dall’INPS. Di quale si tratta

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150 euro (Foto Pixabay – pensioniora.it)

Mancano poche categorie a dover percepire il bonus 150 euro. ALmeno così sostiene l’INPS. La seconda tranche dell’indennità antinflazione è stata erogata per molti lavoratori e pensionati nel mese di novembre scorso. Così come sulla carta il precedente bonus 200 euro era previsto per il mese di luglio scorso. All’atto pratico però, molte persone che rientrano nelle categorie del decreto contenuto in Aiuti ter, devono ancora ricevere entrambe le tranche. In particolare i lavoratori autonomi con o senza partita IVA.

ALtre categorie non sono state ancora completate. Tra queste chi ha avuto diritto al bonus 150 euro come disoccupato e percettore di indennità di disoccupazione come Naspi o Dis Coll. queste categorie si attendono il pagamento dei 150 euro entro il mese di febbraio, o per tirarla un po’ alla lunga, i primi giorni del mese di marzo.

Bonus 150 euro su Naspi, quali sono le date dei pagamenti

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200 euro (Foto Pixabay – pensioniora.it)

L’INPS tanto per cominciare ha erogato da poco i pagamenti della Naspi per il mese di febbraio. Gli aventi diritto hanno potuto iniziare a ricevere l’indennità di disoccupazione a partire dal 23 febbraio. E gli stessi attendono il bonus 150 euro, che non è arrivato per queste categorie a novembre 2022 ma dovrebbe arrivare a febbraio 2023. Almeno i primi pagamenti. E dall’INPS spuntano le date esatte per i 150 euro su Naspi e Dis Coll.ù

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Nello specifico le date che sono note sono che dal 27 febbraio al 3 marzo verranno effettuati i pagamenti dei 150 euro di indennità antinflazione per i beneficiari di disoccupazione Naspi, Dis Coll e mobilità, in deroga a novembre 2022.

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Ed un’altra categoria è stata completata. O almeno lo sarà presto. A quanto pare ci sono dei pagamenti per i 200 euro di luglio, ed i 150 euro di novembre, ancora in sospeso. Centrale è la questione degli assegnisti di ricerca ed i dottorandi senza iscrizione alla Gestione separata INPS, che in una prima fase si sono visti rifiutare i bonus. Che al momento sono in riesame INPS, ma che l’ente ha comunicato di voler accogliere.