Le date del prossimo condono edile in Italia

In molti si stanno domandando, quando usciranno le date del prossimo condono edile in Italia. Andiamo a vedere

Costruzione edile-(Foto Adobe-pensioniora.it)

In Italia, purtroppo sono tanti gli abusi di costruzioni di palazzi, case, ville, abusivi. Muri alzati da un giorno all’altro, che in un certo momento poi, non si vedono neanche terminati tranquillamente. Perché come giusto che sia, la legge interviene e blocca le “opere”.

Gli interventi delle regole legislative, riguardo costruzioni non regolari, sono molto dure e severe, e i cittadini hanno la possibilità di ottenere l’annullamento di una certa pena o di una sanzione che è derivata dalla commissione di un atto illecito in materia di edilizia, laddove attestino l’adeguamento ai predetti atti dell’immobile. Ma quando escono le date del prossimo condono edile?

Date del condono edile 2023

Data prossimo condono edile
Condono edile.(Foto Facebook-pebnsioniora.it)

Nella storia della Repubblica Italiana, sono stati 3 le leggi riguardanti il condono edile, precisamente nel 1985, 1994 e 2003. Formalmente quello di venti anni fa è stato l’ultimo, quindi al momento ancora deve esserne emanato un altro dal Governo Italiano.

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Il condono può essere definito come un’autodenuncia del cittadino in relazione ad opere e lavori che vengono effettuati su edifici di proprietà mai denunciati. Il condono edilizio consente la cancellazione degli effetti penali che sono relativi ai lavori mai denunciati.

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Al momento d’oggi, all’inizio del mese di marzo, non si ha una data certa, per un quarto condono edilizio previsto dallo Stato. Secondo gli esperti, dovrebbe essere messo in atto nel biennio 2022-2023.

Che richieste bisogna fare per ottenere un condono edilizio?

Per inviare una propria richiesta è fondamentale consultare le varie modalità inserite dal Governo nella stesura della Legge. Oltre a ciò le regioni ed i comuni definiscono i modi di redigere la pratica burocratica con i loro piani regolatori.

Il cittadino, quindi dovrà effettuare un’autodenuncia, per poi pagare una sanzione amministrativa prevista dagli enti competenti che può aumentare nel caso di illeciti penali.

L’anno scorso, nel 2022, il Governo approvò alcune riforme riguardo il condono, tramite alcuni vincoli, ossia:

  • costruzioni realizzate precedentemente all’imposizione del vincolo;
  • opere realizzate senza un titolo edilizio ma rispettose delle prescrizioni urbanistiche;
  • costruzioni con concessione dall’Autorità;
  •  lavori minori senza aumento di superficie, come operazioni di manutenzione o restauro.
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