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Cosa rischi se scrivi cose false sul curriculum vitae

Coloro che falsificano il proprio curriculum vitae vanno incontro a dei veri e propri rischi sia nel settore pubblico che in quello privato

curriculum falso rischi (Foto Adobe-pensioni.it)

Sono tante le persone in Italia che sono in cerca di lavoro e spesso inviano candidature spontanee ad aziende o attività commerciali. La maggior parte delle proposte di lavoro che si trovano online, ma non solo, prevedono l‘invio di un curriculum vitae, ovvero un documento in cui sono raggruppate tutte le esperienza lavorative di colui che cerca lavoro.

Nel curriculum, oltre ai propri dati personali, sono inseriti i dati che riguardano la formazione scolastica, i precedenti lavori che si sono svolti e tutte le competenze che abbiamo. Più importante sarà il curriculum e più avremo possibilità di essere scelti per un dato lavoro. Proprio questa speranza che spinge molte persone a falsificare il proprio curriculum vitae.

Curriculum vitae: i rischi a cui si va incontro se si dichiara il falso

curriculum falso rischi (Foto Adobe-pensioni.it)

Diciamolo subito, chi falsifica il proprio curriculum commette un vero e proprio reato o, per meglio dire, una truffa nei confronti del datore di lavoro. In molti credono che mentire sulla laurea o su un lavoro mai svolto sia una azione di poco rilievo ma, invece, può portare a conseguenze molto gravi che possono culminare con il licenziamento.

Coloro che falsificano un curriculum possono rischiare una sanzione disciplinare se appartengono ad un ordine professionale e la reclusione fino a 3 anni con una multa di 2 mila euro. Ovviamente possono essere anche licenziate. I reati che vanno a configurarsi in caso di curriculum falso sono la truffa e il falso ideologico, esattamente come accade per chi dichiara una falsa laurea.

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Dobbiamo però dire che il reato di truffa scatta solo in determinate condizioni: non basta semplicemente “gonfiare” le competenze o i voti conseguiti, ma occorre anche fornire una falsa documentazione, tale da convincere il datore di lavoro ad una retribuzione più elevata rispetto a quella che dovrebbe essere elargita nella realtà.

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Le conseguenze di una falsificazione di un curriculum cambiano se la truffa avviene in occasione di un concorso pubblico o in un rapporto di lavoro privato. Nel pubblico sono violate esplicitamente le disposizioni stabile nel bando di concorso e accettate al momento della candidatura. In questo caso si incorrerà nel reato di falso ideologico, cui consegue la reclusione fino al massimo di 2 anni.

Nel settore privato, invece, il datore di lavoro può procedere per il licenziamento per giusta causa e potrebbe anche fare causa all’ex dipendente e chiedere la restituzione degli stipendi indebitamente percepiti e gli eventuali danni riportati dall’azienda.

Pubblicato da
Ramona Buonocore