A chi vanno gli animali di casa in caso di divorzio

Parliamo oggi di un argomento molto scottante ovvero quello del divorzio: a chi vanno, in questo caso, gli animali in casa?

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A chi vanno gli animali (Foto Pixabay – Pensioniora.it)

Affrontiamo oggi un tema senz’altro molto delicato e scottante: ovvero quello del divorzio e soprattutto di come, i due ex coniugi, possono decidere o meno di dividersi i propri possedimenti e non solo. Quando una coppia decide di separarsi, nonostante la consensualità, non è certo raro andare incontro a delle procedura spesso spinose e che possono portare i due ex coniugi a non avere la stessa visione su come andare avanti. In particolare, noi di PensioniOra abbiamo oggi deciso di soffermarci su quello che è il destino degli animali in casa.

Quando due persone decidono di separarsi o ancora di più di divorziare sono tanti gli aspetti che vanno trattati e soprattutto non sottovalutati. In particolare, uno degli ambiti più spinosi riguarda senz’altro l’affidamento degli animali in casa e che fino a quel momento erano di appartenenza di entrambi i due ex coniugi. Nonostante non esista una norma specifica per questa situazione, noi di PensioniOra oggi proviamo a scoprire come potervi muovere in questo caso.

Animali e divorzio: a chi vanno?

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A chi vanno gli animali (Foto Pixabay – Pensioniora.it)

Come già detto poco sopra, dunque, quando si parla dell’affidamento degli animali in casa nel caso di separazione o divorzio di una cosa, è bene specificare che in realtà non esiste una vera e propria normativa a cui i due ex coniugi possano fare affidamento. Proprio per questo motivo, la coppia può decidere di gestire la situazione sia in forma privata o, qualora non si dovesse raggiungere un accordo, tramite la mediazione di un giudice.

Molto spesso, infatti, si pensa che per procedere all’affidamento di uno dei due coniugi degli animali in casa si possa passare alla semplice e veloce verifica dell’intestatario del microchip: in realtà, però, questo non è sufficiente ed entrano per tanto in gioco molti più fattori da prendere in esame, come ad esempio la durata in cui si è accudito l’amico a quattro zampe in questione.

Proprio per questo motivo, qualora i due ex coniugi non avessero trovato un punto di incontro nella scelta dell’affidamento degli animali in casa, il giudice dovrà prendere in esame vari fattori e soprattutto basarsi su quello che sono i precedenti di entrambi i partner, cercando dunque di realizzare quello che è il benessere dell’animale. Dunque, il cane, il gatto o di qualunque altra natura sia, questi sarà affidato al partner che più può e sa prendersene cura.

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