Cosa è cambiato alla Naspi con l’ultima novità INPS

Nuove indicazioni da parte dell’ente previdenziale, il quale comunica le istruzioni a cui i soggetti interessati debbono attenersi per garantirsi l’accesso

domanda naspi
NASPI (Foto Adobe – pensioniora.it)

Dopo il 25 aprile, ora il 1° maggio. Questo è quanto prevede il calendario solare; ma anche quanto prevede con dei giorni in rosso alternativi, il calendario fiscale. Sì, poiché per lo scadenziario dell’INPS, questi giorni di festività hanno un peso sull’ordinario lavoro di pagamenti dei contributi. Il fattore determinante è quello delle tempistiche per soddisfare gli accrediti delle famiglie bisognose.

Tali giorni spostano dunque alcune lavorazioni, causando involontariamente non pochi disagi nelle tasche dei cittadini interessati. L’esempio più prossimo è quello delle pensioni, in avvio con un giorno di ritardo, e altrettanto in conclusione sulla consegna dei ratei (la chiusura sarà l’8 maggio per i percettori con i cognomi dalla S alla Z). Ma ben poco si sono adattate al calendario, le procedure di evasione di bonus, Assegno Unico, Reddito di Cittadinanza e molto altro.

Nuovo servizio per richiedere la Naspi

domanda naspi
NASPI (Foto Adobe – pensioniora.it)

Tra i mesi di aprile e maggio si apre la nuova annualità fiscale, la quale dà l’opportunità agli uffici della Pubblica Amministrazione di dar corso alle eventuali nuove prassi elaborate per migliorare i servizi offerti ai cittadini e contribuenti. Inoltre, rappresenta l’occasione deputata per integrare gli assegni degli importi arretrati prodotti dalle eventuali sospensioni delle misure in corso, causate per lo più dalle verifiche interne.

Almeno per quanto riguarda nuove istruzioni comunicate dall’INPS, non tutti i cambiamenti vengono per nuocere. In tal senso, l’ente previdenziale ha lanciato alcune novità nell’ambito dei pagamenti delle indennità di disoccupazione. Si tratta di un progetto articolato, con tanto di nome: “Reingegnerizzazione della NASpI e DIS-COLL”. In realtà, il servizio proposto è in via sperimentale.

Nel concreto, si parla di un servizio online per procedere alla richiesta della cosiddetta Naspi. La prassi può essere attivata dal lavoratore dipendente licenziato involontariamente a partire dall’ottavo giorno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro. Egli può operare autonomamente con l’accesso tramite SPID, oppure con l’ausilio di un patronato o di un CAF. In autonomia, sicuramente si risparmiano le le trattenute sindacali, si tagliano i tempi di lavorazione e, se occorre, si può sollecitare più tempestivamente. La compilazione al servizio telematico Naspi risulta semplificata, grazie ai modelli precompilati e alla capacità di rilevare errori e incongruenze con la situazione economica. Sono stati integrati, inoltre, i controlli sull’iscrizione ad albi professionali, alla Partita IVA, alla gestione Artigiani e Commercianti, alla Gestione Separata.