RdC diviso in 2, si parte da settembre: cambierà così

Il nuovo Dl lavoro è stato approvato e porta con sé una modifica sostanziale del Reddito di Cittadinanza: ecco come sarà

reddito di cittadinanza
rdc modifiche dl lavoro (Foto Adobe-pensioni.it)

Nel giorno della Festa dei Lavoratori il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo Decreto Legge Lavoro che contiene numerose riforme per quanto riguarda l’ambito economico e fiscale del nostro Paese. Tra le novità più importanti del Dl Lavoro spiccano il taglio del cuneo fiscale e la modifica al Reddito di Cittadinanza.

E’ proprio su quest’ultima misura che vogliamo soffermarci noi di PensioniOra. Il Reddito di Cittadinanza era stato già ridimensionato dal governo Meloni dal 1° gennaio 2023 attraverso apposita Legge di Bilancio e sarà diviso in due parti già a partire dal mese di settembre. Vediamo tutti i dettagli.

Reddito di Cittadinanza, come cambia con l’approvazione del Dl Lavoro

reddito di cittadinanza
rdc modifiche dl lavoro (Foto Adobe-pensioni.it)

Il centro – destra non ha mai visto di buon occhio la misura messa in campo nel 2019 dal governo Conte di sostegno al reddito e introduzione al mondo del lavoro. Dopo la vittoria delle elezioni governative del partito Fratelli d’Italia, guidato dall’attuale premier Giorgia Meloni, una delle prime misure cambiate è stata proprio quella del Rdc.

Dopo un primo ridimensionamento della misura che prevede l’erogazione del reddito per soli 7 mesi per gli occupabili, ovvero per tutti coloro che hanno tra i 18 ed i 59 anni e sono abili al lavoro, e senza possibilità di rinnovo. A partire dal mese di settembre il RdC sarà diviso in due parti e destinato a due platee differenti di beneficiari.

Il nuovo Dl Lavoro ha infatti stabilito che a percepire il RdC saranno due platee ben distinte. La prima platea è quella degli occupabili che nel proprio nucleo familiare non hanno minori, disabili o over 60: queste persone godranno dello Strumento di Attivazione, ovvero lo SdA. Chi si trova in questa platea riceverà 350 euro per 12 mesi senza possibilità di rinnovo. Per avere la SdA bisogna avere un ISEE non superiore a 6mila euro e bisogna seguire obbligatoriamente un corso di formazione.

La seconda platea, che riceverà l’Assegno di Inclusione, comprende i nuclei fragili, vale a dire coloro che hanno al proprio interno minori, disabili, e over 60, che godranno di 18 mesi di sussidio, rinnovabili per altri 12. Per loro l’importo base è di 500 euro mensili. Requisiti per ottenere il sussidio sono avere un ISEE non superiore a euro 9.360. L’AdI decorrerà dal 1° gennaio 2024, lo SdA dal 1° settembre 2023.

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