Beffa nuovo RdC, perché molti potrebbero rifiutarlo

Al via il nuovo Reddito di Cittadinanza (RdC) quali saranno le regole da rispettare e perché alcuni potrebbero rifiutarlo

nuove misure RdC
Reddito cittadinanza (Foto Adobe – pensioniora.it)

Sono questi gli utlimi mesi per i percettori del Reddito di Cittadinanza, per ricevere la misura così come è stata introdotta nel 2019. Da settembre l’erogazione della misura si concluderà per i cosiddetti occupabili dai 18 ai 59 anni, cioè per quanti beneficiari non fanno parte di nuclei familiari con anziani oltre ai 60 anni, minori e disabili a carico.

Per queste famiglie il RdC durerà fino al mese di dicembre dell’anno in corso. Gli occupabili invece dovranno partecipare al Supporto per la formazione e il lavoro del quale si attendono i decreti attuativi e le circolari procedurali dell’Inps, ma che elle linee generali è stato ampiamente presentato dal decreto Lavoro del 1° maggio appena trascorso. Quindi è ormai immenente l’introduzione delle nuove prestazioni, il Supporo appunto e l’Assegno di inclusione per le famiglie con soggetti fragili.

Nuovo RdC, chi potrebbe rifiutarlo

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Reddito cittadinanza (Foto Adobe – pensioniora.it)

Gli occupabili riceveranno con la nuova prestazione un assegno mensile di 350 euro con valore Isee al momento della richiesta di non oltre i 6mila euro e reddito familiare inferiore al limite di 6mila euro moltiplicato per il corrispondente paramentro della scala di equivalenza. Prerogativa essenziale per ricevere il Supporto, la partecipazione a politiche attive del lavoro, cioè orientate all’aggiornamento e alla formazione o alla disponiblità verso progetti di utilità collettiva (PUC).

In caso di mancata partecipazione a queste iniziative di reinserimento nel circuito del lavoro, l’erogazione del Supporto verrà sospesa. Nelle intenzioni del governo l’attivazione della struttura del Supporto per la formazione e il lavoro avrà come effetto l’allontamento e il rifiuto del beneficio di quanti svolgono lavoro in nero, incompatibile con la frequenza ai corsi. Al contrario del Supporto che dovrebbe portare al lavoro gli occupabili in condizioni di povertà, sempre secondo le previsioni del governo.

Quindi resta che l’attesa della partenza delle nuove misure pensate dall’attuale governo e dell’organizzazione dei progetti di formazione e avviamento al lavoro. Il Supporto per la formazione e il lavoro avrà durata 12 mesi e non sarà rinnovabile e il beneficiario dovrà dare conferma periodicamente della partecipazione ai percorsi formativi, pena la sospensione dell’assegno mensile.

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