Opzione donna: questi gli scenari per il 2024

Come sarà Opzione donna nel prossimo anno, quali sono le possibili nuove  dimensioni della misura previdenziale

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Opzione donna (Foto Adobe – pensioniora.it)

Le discussioni tra parti sociali e governo non hanno portato a particolari risultati riguardo la questione della riforma complessiva del sistema pensionistico. Infatti al momento non si si segnalano novità partticolari nemmeno dopo l’ultimo noto decreto Lavoro. Le distanze delle posizioni espresse e le difficoltà della situazione economica hanno consigliato di rinviare gli incontri a settembre.

Nel frattempo continuano le voci riguardo la situazione previdenziale di alcune categorie sociali e professionali. In particolare una delle prestazioni ancora nell’occhio del ciclone è la cosiddetta Opzione donna per la quale si attendevano novità e che invece è rimasta invariata rispetto all’ultima sistemazione della misura, avvenuta nei mesi scorsi.

Opzione donna come potrebbe essere ritoccata

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Opzione donna (Foto Adobe – pensioniora.it)

L’anticipo pensionistico, perché di questo si tratta, in passato era aperto a tutte le lavoratrici in possesso degli specifici requisiti. Con il nuovo governo ha assunto nuove forme con una restrizione della platea delle possibili beneficiarie. Ora è aperta solo alle donne con almeno 60 anni di età, con un’invalidità pari o superiore al 74 per cento, caregivers di un parente stretto convivente con disabilità grave, lavoratrici disoccupate o licenziate da aziende in crisi.

A questi requisiti si può agiungere uno sconto anagrafico di 1 o 2 anni in base al numero dei figli, quindi 58 con 2 figli, 59 anni con un figlio. Questa nuova versione di Opzione donna sarà in vigore per il 2023, ma non è certo che venga rinnovata per il prossimo anno. Infatti, tra le ipotesi, c’è quella che venga del tutto accantonata, per altre prestazioni a favore delle lavoratrici sfavorite dal sistema delle quote.

Anche a livello governativo non ci sono pareri univoci. Il sottosegretario al Lavoro, Durigon spinge per un’abolizione della misura troppo penalizzante a causa del taglio del 30 per cento dell’assegno per chi vi accede. Di parere diverso il ministro dell’Economia, Giorgetti per il quale  è possibile una proroga per il 2024, non essendoci risorse per una riforma dell’intero sistema previdenziale.

Quindi insieme ad altri ingressi parziali alla pensione come Quota 103, Ape sociale e Quota 41 per lavoratri precoci, Opzione donna potrebbe essere confermato per il 2024 magari con requisiti meno stringenti per l’accesso.

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