Canone Rai, con questo modulo non si paga: chi può compilarlo

Presentando questa documentazione si evita di pagare l’abbonamento radiotelevisivo ma occorre far parte tra le poche categorie esentate. Di cosa si tratta

Canone Rai (Foto Adobe – pensioniora.it)

Qualcuno sarà impaziente? Chi lo sa, forse sì. Di fronte all’odierna rivoluzione tecnologica si può ancora saggiare il sapore di un cambiamento di tipo tradizionale; di un sano passo indietro. Il riferimento è al fatto che ci si sta sempre più avvicinando al passaggio all’indietro che investe direttamente il canone Rai, ossia il ritorno all’abbonamento separato senza più “strani” sodalizi.

Di quest’ultimo, si sta dunque gradualmente chiudendo l’era in cui i costi del servizio pubblico a carico del cittadino non passavano più per un bollettino postale, ma dalla bolletta dell’utenza elettrica. Resterà forse la novità per eccellenza, quella che dal 2016 il governo Renzi ha autorizzato per contrastare l’evasione del pagamento del canone. In cambio di questa originale severità, l’imposto si è abbassato attestandosi a 90 euro annui e ad una lunga rateazione.

Canone Rai, chi può compilare il modulo di esenzione

Canone Rai (Foto Adobe – pensioniora.it)

Come stanno oggi le cose? Si sa che si ritornerà al vecchio sistema o quasi. Si uscirà sicuramente dall’attuale modalità, che ha infastidito oltre a migliaia di cittadini impelagate tra le vicissitudini elettriche intricate con quelle del costo della tv di Stato, anche la Commissione Europea, nel nome dell’uniformazione con gli altri Paesi comunitari. In effetti, oltre che il restyling si avrà dal 2024, di più non è dato sapere.

Rimangono da definire ancora molti aspetti, il primo dei quali mette in ansia i cittadini: il nuovo importo, che a quanto pare – da voci di corridoio – verrà inesorabilmente aumentato ma si ignora l’entità della somma. E poi la nuova modalità: non è detto infatti che si torni al vecchio bollettino. In fondo, si tratterebbe di ripristinare tutte quelle condizioni intolleraabili che hanno prodotto la succitata evasione del canone.

Abbastanza realistica l’ipotesi di trasformare il canone in un codice tributo da inserire nella dichiarazione dei redditi. Ma è ancora tutto da vedere, da decidere e da ufficializzare. Chi è escluso dal pagamento del canone fa parte di quella circoscritta cerchia di casistiche che ammettono l’esenzione. Ne fanno parte coloro che hanno compiuto 75 anni e posseggono un reddito sotto gli 8mila euro; i membri delle Forze Armate Italiane, delle Forze Nato e i diplomatici e il personale consolare; i rivenditori e e riparatori di televisori e computer. Basta compilare il modulo della Dichiarazione sostitutiva di non detenzione e presentarlo all’Agenzia delle Entrate. L’inoltro può avvenire telematicamente tramite SPID o CIE, posta elettronica certificata o tramite l’assistenza di un CAF.