Pensioni, quattordicesima e arretrati: cifre e chi riguarda

Ecco quale saranno gli importi della quattordicesima, accompagnata dai tanto attesi arretrati sull’assegno della pensione. Di quali cifre si sta parlando

quattordicesima luglio
Quattordicesima INPS (Foto Adobe – pensioniora.it)

Mancano pochissime settimane all’esordio della stagione estiva, e si potrà vedere in che modo si volterà (simbolicamente) rispetto agli scorsi, duri orizzonti stagionali. Si ragiona sotto ogni punto di vista: a cominciare dalle disponibilità economiche delle famiglie, rispetto  a mesi posti sotto esame dalle bollette delle utenze e dal rincaro dei prezzi dei beni al consumo e sul costo della vita in generale. Anche la drastica riduzione della capacità di risparmio costituisce una sorta di costo, a tal proposito.

Tutt’oggi, nonostante la riproporzione e il netto miglioramento delle stime sulle tariffe dell’energia, gli sviluppi circa il livello economico delle fatture si sono perfezionati davvero di poco rispetto alle previsioni e, per così dire, alle speranze di cittadini e utenti. Invece, gli auspicati rimborsi non sono arrivati nelle tasche dei consumatori, né sono stati conguagliati sui recenti consumi. L’imminente estate, invece, si appresta ad affacciarsi sui consumi energetici tipicamente di stagione, ossia quelli elettrici, quelli che alimentano il condizionatore e quant’altro contribuisca a migliorare la vivibilità in tempi di sconvolgimenti climatici.

Pensioni, quattordicesima e arretrati: cosa si attende

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Quattordicesima INPS (Foto Adobe – pensioniora.it)

Sebbene il tema dei consumi non è uguale per tutti, ma è comunque declinato in chiave trasversale presso quei contesti dove le spese sono sufficientemente pressanti per generare forti difficoltà nei loro soggetti. Per molti cittadini, d’altronde, la cronaca di riferimento quotidiano è divenuta la cronaca previdenziale, almeno dall’alternarsi della crisi sanitaria con quelle energetica. Oltre i cittadini, il protagonista delle attuali vicende è l’INPS, alle prese in questi mesi con un’intensa attività di lavoro.

In questo stato dell’arte, la scena è divisa con l’Agenzia delle Entrate, che si sta occupando della presentazione della dichiarazione dei redditi da parte dei contribuenti, dalla prima metà di maggio. Si può dire che una prima fase della prassi annuale è conclusa, dopo che i contribuenti con una situazione reddituale e patrimoniale piuttosto semplificata si sono affidati all’invio telematico del modello 730 precompilato dalla stessa Agenzia. Ora è il turno dei contribuenti lavoratori autonomi, dipendenti con più sostituti d’imposta, con la compilazione ordinaria da concludere con l’inoltro entro la fine di questo mese.

Giugno stesso si è aperto, come da calendario previdenziale, con la consueta tornata di consegna delle pensioni presso. gli uffici postali. Come nel mese precedente, anche questo mese ha avuto un inizio con false partenze; soltanto i primissimi cognomi dell’ordine alfabetico hanno ricevuto con estrema puntualità i ratei, mentre la festa del 2 giugno e la domenica di mezzo hanno procrastinato gli altri ratei. Nel contesto pensionistico, l’attesa di luglio si è fatta decisamente più breve. Il motivo riguarda gli importi che affiancheranno gli importi del cedolino, ossia quelli relativi alla quattordicesima INPS e i tanto attesi arretrati. Partendo da questi ultimi si parla dell’incremento dell’1,5% sulle pensioni per gli under 75, e del 6,4% per gli over 75; sono gli aumenti straordinari delle pensioni minime, che in particolare per i percettori sopra i 75 anni di età si tradurranno in un assegno di quasi 600 euro mensile. Contestualmente spetterà la quattordicesima per i percettori dai 64 anni in su, con un reddito annuo fino a 10.992,93 euro. Gli importi spettanti sono: 436,80 euro, per un’anzianità contributiva di 15 anni per i dipendenti, 18 per gli ex lavoratori autonomi; 546 euro, 15/25 anni per i dipendenti e  18/28 anni per gli autonomi; 655,20 euro, più di 25 anni per i dipendenti e più di 28 anni per gli autonomi. Spettano poi quattordicesime “decurtate” per i redditi lordi fino a 14.657,24 e ancora fino a 15.161,24 euro.

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