Aumento pensioni invalidità: quanto si avrà con le nuove tabelle

L’assegno di invalidità per il 2023 è stato aumentato. I nuovi importi variano in base alla percentuale di disabilità ed al reddito

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Aumento pensione (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

L’aumento del costo della vita sta esacerbando una crisi economica che ormai è di data piuttosto lunga. Le misure prese per contrastare l’aumento della povertà assoluta e della povertà relativa sono state di differenti livelli. Se da una parte è stato abolito il reddito di cittadinanza in virtù dell’entrante assegno di inclusione, dall’altra ci sono state maggiori detrazioni fiscali per i lavoratori, dunque il taglio del cuneo fiscale, ed anche delle novità positive per i pensionati.

Il tasso di inflazione alle stelle ha fatto sì che nello scorso novembre l’Istat segnasse l’aumento del costo della vita al 7,3%. Questo indice è stato fondamentale per emanare un decreto del ministro dell’Economia a cui sono seguiti gli aumenti in legge bilancio per le pensioni. Quest’anno le fasce di perequazione sono state aumentate da 4 scaglioni a 6. Le pensioni di invalidità rientrano in questo prospetto di incrementi a pieno titolo. Nel computo del reddito per i pensionati sono escluse le indennità di accompagnamento.

Pensione di invalidità, gli aumenti per il 2023

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Aumento pensione (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

La misura è stata stabilita già dallo scorso anno, nonostante ciò, gli aumenti sono iniziati ad arrivare sulle pensioni solo nel mese di luglio. Comprensivo di arretrati, che non sono erogati nella stessa data della pensione, bensì in momenti diversi, quando vengono aperte le finestre dell’INPS. Le pensioni di invalidità rispettano l’indice di inflazione stabilito al 7,3% lo scorso anno. Di conseguenza, i pensionati potranno contare su un aumento mensile di una cifra percentuale, e dunque proporzionale all’accredito consuetudinario.

Gli invalidi al 100% riceveranno un aumento percentualmente pieno. Mano mano che scende la percentuale di invalidità, si riceverà un una maggiorazione sempre minore. E questo dato deve essere raffrontato anche con la tabella dei redditi. La pensione di invalidità civile al 100% è rivalutata fino ad un massimo di 386,27 euro mensili. A patto che il reddito del nucleo familiare non superi i 9.102,34 euro per il pensionato solo, o 15.644,85 euro in presenza di coniuge.

La prima casa, l’indennità di accompagnamento e le pensioni di guerra non rientrano nel conteggio del reddito. La tabella dei redditi vede come limite per poter accedere alla maggiorazione 15.644,85 euro di reddito per gli invalidi civili totali, e 5.391,88 euro di reddito per gli invalidi civili parziali. Con una percentuale di aumento stabilita al 5,1%.

Le condizioni per l’assegno

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Ragazza invalida (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

Per poter ottenere la pensione di invalidità civile, il soggetto deve dimostrare di possedere un’invalidità con percentuale stabilita dalla Commissione medica dell’INPS. In tale modo potrà accedere a diverse forme di agevolazioni, tra cui l’indennità di accompagnamento, che per il 2023 corrisponde a 527,16 euro, e non è soggetta a limiti di reddito.

Si ricorda che da quest’anno, per accedere all’invalidità, non è più necessario presentarsi fisicamente alla commissione INPS. Per snellire i passaggi burocratici è stata introdotta la procedura direttamente online, dove il richiedente deve produrre tutta la documentazione medica richiesta. La pensione di invalidità civile viene erogata fino ai 65 anni e 7 mesi di età. Dopodiché si trasforma in assegno sociale.

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