La data della scadenza della Tari 2023, la tassa sui rifiuti, si avvicina: quando bisogna pagarla e come fare per essere in regola con i pagamenti.
La Tari 2023 è in scadenza. Ogni Comune adotta date diverse e ha tempistiche differenti per quanto riguarda i pagamenti, tuttavia, questi combaciano, più o meno, nello stesso periodo. E anche questo autunno arriva il momento di pagare la seconda parte della tassa sui rifiuti, per finanziare il servizio di raccolta del proprio Comune di appartenenza e raggiungere gli obiettivi previsti per lo smaltimento della spazzatura.
I costi variano in base ai servizi offerti e all’efficienza di tutto il processo di smaltimento dei rifiuti, dalla raccolta fino al riciclo. Dal 2020, Arera disciplina il piano finanziario delle tasse sui rifiuti. Proprio in questo periodo si inizia a pagare la seconda rata della Tari, e sono chiamati a farlo tutti i contribuenti proprietari di un immobile. Sono escusi gli affittuari con contratto breve.
Come e quando pagare la Tari 2023, la tassa sui rifiuti: la scadenza
Sono chiamati a pagare la tassa anche proprietari di casa che vivono all’esterno. Per loro è prevista una riduzione del 30% sull’imposta. Come accennato, ogni Comune decide la cifra di imposta, in base a vari fattori, come l’efficienza del ritiro e dello smaltimento dei rifiuti, il numero della popolazione e i contratti che ha in atto con le ditte di smaltimento.
A partire dal mese di aprile, tutti i Comuni inviano le prime cartelle di pagamento, insieme ai moduli da compilare tramite modelli F24. La tassa si può pagare tramite semplice bollettino Mav, con Modello F24 (codice tributo 3944), oppure via bollettino postale. Si può scegliere se pagare l’importo per intero oppure rateizzarlo in tre rate (in alcuni casi quattro), con scadenze fissate solitamente entro la fine di aprile, la fine di luglio, fine ottobre e, in alcuni casi, il saldo entro dicembre.
Riduzioni sul pagamento della Tari e le agevolazioni previste
Tuttavia, per assicurarsi delle tempistiche e delle date di scadenza, è sempre bene connettersi al portale del proprio Comune, onde evitare fraintendimenti vari. Ad esempio, a Roma la scadenza della seconda rata della Tari è slittata dal 15 settembre al 30 novembre 2023. In altri Comuni, invece, le rate sono inviate ad agosto, ottobre e dicembre. Come si calcola il pagamento della Tari? Dipende dalla superficie dell’immobile e dal numero degli inquilini.
Tra l’altro, grazie al Decreto Fiscale 2020, sono previste delle agevolazioni sulla tassa per tutte le famiglie con reddito ISEE inferiore agli 8,265 euro, per le famiglie numerose con ISEE inferiore ai 20 mila euro, e per i beneficiari di Reddito di Cittadinanza e di Pensione di Cittadinanza. La riduzione prevista, anche in questo caso, varia da Comune a Comune.