Pensioni | Quanto costa pagare da soli i contributi

I lavoratori possono anche versati in modo volontario i contributi che, però, hanno un costo. Ecco quanto costa…

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contributi volontari pensione (Foto Adobe-pensioni.it)

L’uscita dal mondo del lavoro è sicuramente il traguardo massimo da raggiungere per chi ha lavorato duramente per decenni. In Italia quello delle pensioni è da sempre un tema molto caldo e ogni anno bisogna barcamenarsi tra nuove leggi e misure. Nel nostro Paese, poi, il sistema di calcolo ed accesso al mondo pensionistico è molto complicato e si basa su un rigido sistema di contributi che variano di misura in misura.

Per il calcolo dell’assegno pensionistico incidono le retribuzioni ottenute durante la carriera, i contributi versati, l’età di pensionamento e i coefficienti di trasformazione. L’INPS, poi, dà anche la possibilità di versare da soli i contributi se questi mancano o se l’importo della pensione è troppo basso: in questo caso si parla di contributi volontari.

Contributi: ecco quanto costa versarseli da soli

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contributi volontari pensione (Foto Adobe-pensioni.it)

I contributi volontari possono essere versati da qualsiasi persona a cui mancano pochi anni per lasciare il mondo del lavoro ma hanno raggiunto già l’età pensionabile. Pensiamo al caso di un 67enne a cui manca poco per poter raggiungere i 20 anni di contributi. Caso simile è di chi ha iniziato a lavorare dopo il 1995 e non raggiunge una pensione pari ad almeno 1,5 volte l’assegno sociale.

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Prima di versarsi da soli i contributi, però, è bene fare bene i conti dal momento che non sempre conviene dal momento che questa operazione ha dei costi. Per i contributi volontari, infatti, si applica l’aliquota contributiva del 33%: questo significa che chi ha avuto nell’ultimo anni di lavoro un reddito utile ai fini previdenziali di 20.000 euro, dovrà versare 6.600 euro per ogni anno di contribuzione necessario.

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Coloro che vogliono comunque versarsi i contributi volontari potranno farlo in modo trimestrale ed il vincolo per poter essere ammessi alla prosecuzione volontaria dei versamenti è quello dei 5 anni di contributi minimi versati. Si possono versare fino a 5 anni per raggiungere le 1.040 settimane di contribuzione che rappresentano la soglia minima per la pensione di vecchiaia.

Coloro che hanno versato il primo contributo dopo il 31 dicembre 1995 dovranno avere almeno 702 euro di pensione, ovvero 1,5 volte l’assegno sociale che è di 468 euro al mese. Volendo versare 5 anni di contributi volontari si arriverà a pagare circa 33mila euro e se l’obiettivo della pensione è di 702 euro al mese allora la convenienza non c’è. In questo caso è meglio optare per l’assegno sociale e rimandare la pensione di vecchiaia.

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