L’Agenzia delle Entrate può pignorare i buoni fruttiferi?

I buoni fruttiferi postali sono beni personali a tuti gli effetti. In caso di debito possono essere pignorati dall’Agenzia delle Entrate?

Agenzia delle entrate può pignorare buoni fruttiferi
Agenzia delle Entrate (Foto Adobe)

Chi vuole intraprendere un investimento sicuro, con il massimo delle garanzie e con una somma che cresce, anche se poco, nel medio e lungo periodo, generalmente opta per i buoni fruttiferi postali. Essi sono dei prodotti finanziari di Poste Italiane, che consentono al titolare un doppio vantaggio. La garanzia dello Stato da una parte, e dall’altra i costi di apertura e mantenimento pari quasi a zero. Difatti l’apertura ed il rimborso del buono sono gratuiti. L’unica spesa è l’aliquota agevolata sugli interessi maturati nel tempo, dunque solo sui guadagni e non sui depositi.

I buoni fruttiferi postali possono essere acquisiti per sé o per un’altra persona. In questo caso servono i dati anagrafici sia del titolare del buono che della persona che versa il deposito. A questo punto il proprietario dei buoni non deve far altro che attendere la scadenza per poter ottenere il rimborso maggiorato dagli interessi. Essi rappresentano un bene personale a tutti gl ieffetti, tant’è che fanno reddito ai fini ISEE. E per quanto riguarda il pignoramento da parte dell’Agenzia delle Entrate? Sono inclusi anche i buoni fruttiferi?

Buoni fruttiferi e pignoramento dei beni, cosa dice la legge

Agenzia delle entrate può pignorare buoni fruttiferi
Buoni fruttiferi (Foto Pixabay)

Sia nel caso in cui si tratti di un privato, di una banca o dell’Agenzia delle Entrate, nel caso di un debito non risolto, e di rate scadute e non pagate, si può ricorrere all’esecuzione forzata, ovvero al pignoramento dei beni. L’inventario ricopre numerose voci: casa – con delle eccezioni, specie se si parla dell’Agenzia delle entrate – macchina, conto corrente bancario, che generalmente è il primo ad essere intaccato. Ed anche i buoni fruttiferi possono rientrare in questo elenco.

Leggi anche: Face ID app BancoPosta | Volto figlio o nipote, si può?

Leggi anche: Bonus Natale Postepay | Ultima occasione per averlo

La legge dice che i buoni fruttiferi postali ed i libretti di risparmio postale non possono essere sequestrati o pignorati se non per espressa sentenza di un’autorità giudiziaria. Dunque, dopo che la procedura di pignoramento dei beni è stata avviata, il giudice può emettere doppio vincolo: verso il debitore, che non ha più accesso ai buoni fruttiferi. E verso Poste Italiane, che deve negare al titolare il ritiro totale o parziale dei buoni fruttiferi postali.

Impostazioni privacy