INPS, a quale età si va in pensione con 35 anni di contribuiti

Vediamo quando occorre aver iniziato a lavorare per congedarsi con questi anni contributivi e godere in anticipo della pensione. Vediamo l’età

INPS, a quale età si va in pensione con 35 anni di contribuiti
Pensioni INPS (Foto Adobe)

Aperte le porte del mese di settembre, è altresì attivo il calendario per il ritiro delle pensioni presso gli uffici postali. In modalità stabiliti e puntuali, ma tempestive, gli anziani percettori del trattamento riceveranno i contanti, presentandosi nei giorni fissati secondo l’ordine alfabetico dei cognomi. Altrettanto otterranno coloro che hanno invece optato per la scelta dell’accredito diretto sul conto corrente da parte dell’INPS (con la differenza di evitare qualunque tipo di attesa allo sportello delle poste).

Negli ultimi mesi, il tema delle pensioni ha proposto diversi capitoli che sono confluiti in ciascuna delle tornate relative alla distribuzione dei sussidi. Si è iniziato con l’erogazione del Bonus 200 euro a partire dal mese di giugno; mentre ultimo in ordine temporale, troviamo la rivalutazione degli importi pensionistici – in comune con gli stipendi – prodotta per il principio di perequazione.

INPS, quale lavoratore può ottenere la pensione raggiunti 35 anni di contribuiti?

INPS, a quale età si va in pensione con 35 anni di contribuiti
Pensioni INPS (Foto Adobe)

Le revisione degli importi pensionistici secondo la reindicizzazione ISTAT è stata nettamente anticipata rispetto alle consuete tempistiche per calmierare le conseguenze della galoppante inflazione sulle casse INPS, il cui impatto maggiore è previsto per la fine del primo trimestre dell’anno prossimo. Tali meccanismi, in fondo, sono stati messi in moto nel quadro di una delicata transizione istituzionale: al lavoro c’è un governo uscente, il quale sta completando l’iter del nuovo Decreto Sostegni bis ma al contempo non riuscirà neanche a sfiorare alcune importanti questioni che urgono risposte.

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Tra queste ci sono proprio le pensioni. Al termine dell’anno in corso, scadrà la provvisoria Quota 102 – 64 anni di età più 38 anni di contributi; al suo posto dovrebbe imporsi una riforma pensionistica che non troverà tempo sufficiente per una ponderata discussione parlamentare. Molto più probabile, anche alla luce del nuovo esecutivo, si avrà una proroga oppure si deciderà per un’altra misura provvisoria. Occorre però fare presto perché dal 1° gennaio 2023 scatta in automatico il ripristino dei criteri imposti dalla Legge Fornero. 

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Eppure è possibile oggi ottenere il congedo dal lavoro con 35 anni di contributi. Certo, riuscirci prima dei canonici 67 anni anagrafici significa aver iniziato a lavorare molto presto. Con l’Opzione Donna, una lavoratrice può andare in pensione a partire dai 58 (lavoratrici dipendenti)/59 anni (lavoratrici autonome), purché i requisiti siano stati raggiunti entro il 31 dicembre 2021. Bisogna precisare che gli anni di contribuzione escludono i periodi di malattia e di disoccupazione. Per gli uomini la soglia anticipatoria è soltanto quella dei 38 anni di contributi (raggiunti al 2021), previsti dalle misure in scadenza Quota 100 e Quota 102.

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