Pensioni INPS, grossa sorpresa per le prossime tredicesime

Per effetto dell’inflazione, le novità sulle pensioni si faranno sentire sui corrispettivi di novembre e dicembre. Di cosa si tratta

Pensioni INPS, grossa sorpresa per le prossime tredicesime
Pensioni INPS (Foto Adobe)

Si sono da poco chiusi i calendari riguardanti la consegna delle pensioni di competenza del mese di settembre. Un’ampia platea di anziani contribuenti si è riversata, come di consueto, presso gli uffici postali secondo le già rodate modalità di presentazione per ordine alfabetico del cognome. Se questa riceve l’importo relativo al trattamento in contanti, altri pensionati hanno scelto l’accredito – altrettanto puntuale – dell’INPS direttamente sul conto corrente personale.

Ancora per il mese in corso, l’Istituto ha erogato i restanti corrispettivi relativi al bonus 200 euro, il contributo una tantum che da giugno sta raggiungendo la fascia di percettori del trattamento pensionistico (e non solo) compresa nel reddito annuo in possesso fino a 35.000 euro, quella individuata come la fascia più colpita dagli aumenti delle bollette e dal caro energia.

Pensioni INPS, cosa approderà sugli importi tra ottobre e novembre

Pensioni INPS, grossa sorpresa per le prossime tredicesime
Pensioni INPS (Foto Adobe)

Non solo il rincaro dovuto alla crisi energetica; l’inflazione sta facendo la sua parte con il suo ritmo galoppante che non lascia alcun dimostrazione di poter invertire la rotta. In relazione a questo non secondario fattore, il governo, alle prese con la piena attivazione del Decreto Sostegni bis, è stato costretto ad anticipare al mese in corso la rivalutazione degli importi pensionistici (insieme agli stipendi), con effetti a partire dal mese prossimo di ottobre.

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Il consueto adeguamento degli indici ISTAT, il quale oltre ad equilibrare il prezzo dei beni di consumo al costo della vita rivede – tra l’altro – le stime degli assegni sociali, è stato riproposto prima delle normali scadenze per far in modo che le integrazioni sulle attuali somme contenga l’impatto sulle casse dell’INPS (già subordinate alla disponibilità di credito), le quali raggiungeranno il picco delle difficoltà di erogazione proprio in previsione di un ulteriore rialzo inflazionistico entro la fine del primo trimestre 2023.

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Pertanto, i medesimi effetti delle prossime revisioni non si faranno sentire soltanto sui corrispettivi mensili ma anche sulle misure straordinarie (seppur programmate), come la tredicesima. Per i prossimi mesi di ottobre e novembre, dunque, l’aumento verrà corrisposto a coloro che ricevono un assegno mensile massimo di 2.692 euro (35.000 euro l’anno); l’adeguamento è stimato tra i 10 e i 50 euro al mese, con conguagli pari tra i 10 ed i 130 euro, in rapporto alla base imponibile pensionistica.

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