Crisi energetica, cosa fare in caso di blackout

Quest’inverno si rischiano vari blackout a causa della crisi energetica: ecco un vademecum per come affrontarli

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blackout (Foto Pixabay)

Quello che ci appresteremo a vivere sarà un lungo inverno in austerity a causa della crisi legata alle materie prime di gas ed elettricità. Riscaldamenti razionati, docce più brevi e tante altri piccoli accorgimenti dovrebbero essere le parole d’ordine di questo inverno che potrebbe essere segnato anche da vari blackout improvvisi.

Oltre ai vari consigli su come risparmiare energia e gas, sono stati diversi, infatti, gli avvisi su possibili assenze di corrente, anche prolungate, per il prossimo inverno. In questo articolo vedremo cosa fare, attraverso un piccolo vademecum, in caso di blackout prolungato.

Blackout prolungato, il vademecum per fronteggiare la crisi

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blackout (Foto Pixabay)

In caso di blackout prolungato la cosa importante da fare è minimizzare i danni. In casa è sempre avere almeno una stanza più calda e cercare un modo per fare luce. Ogni casa, inoltre, dovrebbe essere dotata di un fornello a gas, batterie di ricambio, denaro in contante, candele o torce, alimenti a lunga conservazione e 9 litri di acqua a testa.

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Il frigorifero deve essere svuotato dopo 6 ore di mancanza di corrente mentre il congelatore dopo 24 ore. E’ poi sempre bene avere dei soldi in contanti in casa dal momento che senza corrente i bancomat non funzionano così come i sistemi per il pagamento in negozi e supermercati con carte di credito. Anche le casse sarebbero bloccate.

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Si consiglia poi di fare scorta di acqua potabile dal momento che in caso di blackout di più giorni ci potrebbero essere problemi sia per l’approvvigionamento idrico sia per lo smaltimento delle acque reflue. Le aziende e le attività commerciali dovranno invece avere in forma cartacea documenti, indirizzi, ordini e ricevute e predisporre un’illuminazione di emergenza o a batterie per i sistemi di sorveglianza e di allarme.

Dopo un’ora di blackout le antenne di cellulari smetterebbero di funzionare: per le ferrovie, l’autonomia sarebbe di circa 60 minuti, giusto il tempo di riportare i treni in stazione. Ricordiamo infine che le infrastrutture strategiche come ospedali, comunicazioni e servizi di sicurezza dispongono di generatori ausiliari che assicurano il funzionamento normale delle attività per alcune ore o giorni.

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