Per compilare il certificato ISEE nella maggior parte dei casi è necessario il supporto di un Caf o di un patronato. Coe funziona
Il documento ISEE, ovvero l’indicatore sostitutivo ed equivalente di reddito, serve a definire le fasce di reddito della popolazione. In quanto indicatore, ha delle formule per la compilazione che rendono di pari livello tutti i contribuenti, e consentono di confrontare in tale modo i redditi tramite calcoli matematici. In altro modo sarebbe stato complicato capire a chi destinare sostegni ed aiuti. Ad esempio, un cittadino con reddito basso, ma con molte proprietà ha un ISEE non per forza basso. Generalmente il valore immobiliare viene calcolato al 20%, così come anche i redditi da immobili – ad esempio un canone di affitto – ed i beni mobili, quali autovetture e conto corrente bancario, di cui si deve presentare la giacenza media ai fini ISEE ed il saldo al 31 dicembre.
L’ISEE inoltre non è considerato solo sui redditi ed i beni del titolare, ma anche su tutto il nucleo familiare. I calcoli matematici non sono semplici, ed il rilascio autorizzato è da parte di Caf, patronati o professionisti del settore, che elaborano i dati ricavati dalla documentazione fornita dal richiedente.
ISEE, quanto costa il documento al Caf
La maggior parte dei sostegni pubblici richiede la presentazione dell’ISEE. È così per il reddito di cittadinanza, per lo sconto in bolletta, per l’esenzione dal Canone Rai, per l’esenzione dal pagamento dei mezzi pubblici. In alcuni casi è richiesto anche di aver superato una certa età anagrafica. Per l’assegno unico è fondamentale l’ISEE non tanto per l’accesso al beneficio, che spetta a tutte le famiglie con figli, ma per la determinazione dell’importo, che in assenza di ISEE si attesta sul minimo.
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L’ISEE è una prestazione del Caf, che non è un patronato, ma un centro di assitenza fiscale a tutti gli effetti. Solo alcune prestazioni sono gratuite, perché rimborsate dallo Stato. E tra queste figura anche il certificato ISEE, per il quale non può essere chiesto compenso. Né al patronato né al Caf. Fa parte degli accordi tra INPS e centri di assistenza fiscale.
