L’INPS sta richidendo indietro questi soldi: è caos

Ecco cosa sta succedendo tra le fila delle misure erogate dall’INPS ed in particolare con i ricalcoli che si stanno effettuando sul sussidio di cittadinanza

inps restituzione rdc
INPS (Foto Adobe -pensioniora.it)

Non c’è dubbio che negli umori delle casse dello Stato si respira aria di comprensibile agitazione. D’altronde, nei primi giorni di questo mese sono innanzitutto iniziate le prassi legate alla presentazione della dichiarazione dei redditi. Dunque, sono milioni i cittadini chiamati a dichiarare redditi e rendite patrimoniali, oltre a comunicare quelle spese che consentono di accedere ai rimborsi del credito d’imposta, grazie alla detrazione prevista.

Quali sono queste spese? Spese medico-sanitarie, costi sull’abbonamento del trasporto pubblico, spese scolastiche e universitarie, costi degli universitari fuori sede (affitti), costi per l’iscrizione ad attività sportive, spese per funerali. Nel novero della presentazione, tali costi possono essere dichiarati per proprio conto, ma anche per i familiari a carico. Manca pochissimo alla chiusura della presentazione per coloro che hanno inoltrato il modello 730 precompilato dalla stessa Agenzia delle Entrate, mentre per gli altri contribuenti con l’obbligo di dichiarazione, compilata tramite commercialista o CAF, la scadenza è per il prossimo 30 giugno.

L’INPS sta richidendo indietro questi soldi: di quale misura si tratta

inps restituzione rdc
Reddito di Cittadinanza (Foto Adobe -pensioniora.it)

Mentre, dunque, l’Agenzie delle Entrate passa alla riscossione delle somme per definire dal mese di agosto i primi rimborsi del credito d’imposta, l’INPS è invece alle prese con altre problematiche. Con le specifiche problematiche dell’ente. D’altronde, i cittadini che hanno a che fare regolarmente con l’INPS debbono sapere che quella attuale rappresenta una fase cruciale e delicata. Innanzitutto quest’ultima è specificata legata ai mesi di aprile e maggio.

Come un anno solare, per iniziare un anno deve prima chiudersene un altro. Parimenti ad un anno accademico, anche il calendario previdenziale è un calendario mobile che nel particolare caso ha come inizio proprio il mese di maggio. È cura dell’INPS chiudere la precedente annualità provvedendo all’appianamento delle situazioni debitorie che l’ente intrattiene con non pochi percettori delle tante misure previdenziali erogate. Sì, in questo caso il creditore è il cittadino.

L’INPS passa in rassegna tutti quelli importi rimasti in sospeso; importi da accreditare al cittadini che ha visto, nei mesi precedenti, interrompersi i pagamenti magari per sopraggiunti controlli sulla sua posizione. Le verifiche implicano la necessaria interruzione delle erogazione, per poi riprendere al termine degli accertamenti e ovviamente ad esito positivo. Il problema consiste nel fatto che il cittadino deve spesso attendere la disponibilità del credito. Dunque, più che settimane posso passare dei mesi prima di ricevere gli arretrati con gli eventuali conguagli prodotti dai ricalcoli. Il caos aumenta nel caso del Reddito di Cittadinanza. Mentre il sussidio volge alla graduale cessazione, che avverrà dal prossimo anno con la MIA, la misura di inclusione attiva (senza dubbio meno generosa per gli aventi diritto), L’INPS ha ripresentato varie richieste di restituzione delle somme per coloro che fino ad ora non avevano diritto al RdC per mancati requisiti, come ad esempio l’ISEE inferiore a 15mila euro. Il percettore che si rende conto dell’indebito ricevimento può comunque richiedere un piano di rateazione da parte dell’INPS, evitando così sanzioni e azioni giudiziarie. Al contrario, se si ritiene di aver legittimamente percepito, può affrontare il ricorso amministrativo, chiedendo la revoca del provvedimento.

Impostazioni privacy