Hai cartelle esattoriali datate 2019, 2020 o 2021?

Chi è titolare delle cartelle esattoriali di queste annualità ha un’opportunità da non perdere per regolarizzare i debiti. Di cosa si tratta

cosa cambia cartelle esattoriali vecchie
Cartelle esattoriali (Foto Adobe – pensioniora.it)

L’anno 2022 non è stato certamente un anno facile, anzi è stato caratterizzato da forti scossoni economici che hanno colpito le finanze dei cittadini europei, in particolare una buona parte del tessuto sociale in Italia. La crisi energetica innescata dal conflitto in Ucraina si è ben presto tramutata in una crisi economica che ha eroso i bilanci delle famiglie dei lavoratori e dei pensionati.

L’aumento dei costi energetici, e dunque delle bollette sulle bollette domestiche, ha accompagnato la galoppante corsa dell’inflazione che si appresta ad aprire il nuovo anno con una nuova accelerazione a due cifre percentuali. Tali criticità sono state intercettate prima dalla Nadef e poi dall’ultima manovra di bilancio presentata dal governo Meloni, di cui la trasformazione in legge guiderà l’azione istituzionale lungo l’arco del 2023.

Sconti dal 2023 per queste cartelle esattoriali 

cosa cambia cartelle esattoriali vecchie
Agenzia delle Entrate (Foto Adobe – pensioniora.it)

Come preannunciato dalla manovra, ben due terzi dei provvedimenti previsti nella legge di bilancio appena approvata, riguardano il contrasto al progressivo impoverimento delle famiglie italiane colpite dall’aumento generalizzato dei prezzi al consumo, oltre alle insostenibili fatture delle utenze domestiche. Pertanto sono state delineati due filoni di iniziative a sostegno di queste ultime.

LEGGI ANCHE: Assegno unico gennaio | Senza ISEE arriverà il pagamento?

La prima iniziativa riguarda la proroga di sei mesi sul distacco delle utenze nei confronti di coloro che non sono riusciti a sostenere economicamente i costi delle fatture di luce e gas. La seconda iniziativa, invece, è legata all’innalzamento del tetto reddituale ISEE per consentire l’allargamento delle platea per accedere ai cosiddetti “bonus bollette”, favorendo in particolare le famiglie “numerose”.

LEGGI ANCHE: Aumento pensioni, quando arriverà il primo assegno gonfiato

Tali provvedimenti non sono a costo zero. Dunque il governo ha approntato un piano di finanziamento, in parte dedotto dal razionamento delle risorse economiche già impegnate e destinate ad importanti misure di supporto, quali il Reddito di Cittadinanza, caratterizzato – dal 2023 – da sostanziali modifiche sui requisiti di accesso e di durata.

In primis, però, il governo attingerà dalla periodica rottamazione delle cartelle esattoriali: saranno in via di stralcio i debiti sotto i mille euro; per le cartelle degli anni 2019, 2020 e 2021, tra i mille e i tremila euro, invece, sarà applicata un’importante scontistica su interessi e sanzioni (quelle fino al 3 per cento), con una riduzione del 50 per cento e un taglio sui tempi di riscossione.

Impostazioni privacy