Saldi 2023, come fuzionano i cambi | Regole da sapere

I saldi del 2023 sono già iniziati in alcune Regioni e si apprestano al via in altre. Come funzionano le regole secondo la carta del consumo

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Saldi (Foto Pixabay – www.pensioniora.it)

I saldi invernali ed estivi sono i due momenti dell’anno in cui si può approfittare di prezzi scontati sulle collezioni in corso. Ed allora il primo giorno si trova la fila davanti ai grandi magazzini in attesa che le porte vengano aperte e che inizi la lotta per accaparrarsi il capo migliore al prezzo più basso. E ci vuole molta determinazione per sottoporsi a tanta fatica e stress. Certo, con un Natale con i consumi in sordina come quello del 2022 ci si augura che almeno i saldi 2023 invernali ed estivi portino un po’ più di denaro in cassa degli esercenti. Anche se si deve ricordare che il commercio online è sempre un ottimo competitor, che può spuntare prezzi anche più bassi dei saldi.

In ogni caso il 2 gennaio si sono aperte le danze dei saldi in Basilicata e Sicilia, il 3 gennaio in Val d’Aosta, ed il 5 in tutte le altre Regioni d’Italia. Secondo le statistiche saranno 15,4milioni le famiglie che si affideranno al periodo dei saldi per fare lo shopping sfrenato.

Saldi, le regole del consumo per i cambi

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Acquisti (Foto Pixabay – www.pensioniora.it)

Anche se molte persone non lo sanno, esiste un Codice del Consumo, diventato legge con il d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206. Esso descrive i diritti ed i doveri sia del consumatore che dell’esercente, e ne stabilisce le regole per entrambe le parti. Queste regole sono valide anche nel periodo dei saldi. Ad esempio, per i cambi il testo dice che nel caso in cui il prodotto sia rovinato, rotto o non integro, può essere riportato indietro, e l’esercente è obbligato a cambiarlo o a rifondere la somma spesa. Questo nel caso in cui il cambio avvenga entro 2 mesi dall’acquisto.

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Un altro dettaglio è che l’esercente può disporre come preferisce sulle regole della prova del capo d’abbigliamento. Non può obbligare il cliente a farlo, ma può impedire che alcuni capi vengano provati se si rischiano di rovinare. È a sua discrezione completa. I pagamenti con carta di credito devono essere accettati ed incentivati.

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